La casa di cura San Rossore, a Pisa, ha aperto la procedura di licenziamento collettivo per 19 dei suoi 76 dipendenti. Lo annuncia la Cgil funzione pubblica di Pisa riferendo di avere appena ricevuto la comunicazione dalla clinica privata. La motivazione di questa decisione – afferma una nota del sindacato – conseguente al mancato rinnovo della convenzione tra azienda ospedaliero universitaria pisana e la casa di cura per le attivit chirurgiche e di ricovero generate dei medici della Auop che hanno scelto di optare per l’intramoenia, ovvero praticare la libera professione all’interno della propria azienda. La Cgil molto preoccupata per la sorte dei lavoratori e amareggiata di come i soggetti che hanno contribuito a questa decisione l’abbiano presa senza considerare le ricadute sociali. Le norme – sottolinea il sindacato – da anni prevedono che le aziende pubbliche facciano rientrare questo tipo di attivit all’interno delle mura aziendali e le convenzioni con soggetti privati, sono possibili solo in mancanza di spazi dedicati all’interno dell’azienda pubblica. La Cgil spiega che pur condividendo il principio che le attivit libero professionali dei dipendenti pubblici siano eseguite nelle strutture di propriet pubblica al momento non risulta che la Aoup abbia creato percorsi e spazi dedicati all’attivit chirurgica e di ricovero in libera professione. Luned prossimo il sindacato incontrer i vertici della casa di cura per aprire un tavolo di confronto con l’obiettivo di ridimensionare gli esuberi, ma chieder anche una proroga della convenzione finch non saranno creati spazi dedicati dentro la Aoup.(ANSA).
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