LAVORO: CGIL, INCLUSIONE DISABILI SEMPRE PIU’ DIFFICILE SERVE UN PIANO

Il processo di inclusione dei disabili nella vita quotidiana diventa ogni anno, specie in questi ultimi segnati da una crisi profondissima, sempre piu’ difficile. Bisogna interrompere questo processo attraverso la promozione di un piano straordinario per il lavoro dei disabili. E’ quanto afferma la responsabile nazionale dell’Ufficio politiche disabilita’ della Cgil Nazionale, Nina Daita, in occasione della giornata Internazionale delle persone con disabilita’.Secondo la dirigente sindacale la crisi economica in cui siamo piombati e’ una crisi senza cuore: da una parte infatti ha prodotto il progressivo azzeramento dei fondi destinati alle persone con disabilita’; dall’altra ha incentivato un comportamento vergognoso e irresponsabile contro la disabilita’ stessa, diffondendo nell’opinione pubblica l’idea che esistano solo falsi invalidi. Ecco perche’, osserva Daita, mentre monta nel paese una preoccupante antipolitica, cresce parallelamente un incultura verso la disabilita’. C’e’ il bisogno urgente di una forte spinta verso la solidarieta’ umana e un ritrovato civismo: non dovremmo piu’ vedere quell’esposizione in piazza dei corpi dei piu’ deboli, quelle marce del dolore che questo paese non vedeva dal dopoguerra, per rivendicare i loro diritti.Secondo la sindacalista della Cgil serve il rilancio di politiche di sostegno a favore dell’inclusione, perche’ alle persone con disabilita’ venga riconosciuto pienamente il loro essere cittadini e protagonisti della costruzione del bene comune. La Cgil, conclude Daita, chiede quindi il rilancio di un piano straordinario per il lavoro dei disabili, come strumento stesso di cultura e di solidarieta’, attraverso il rifinanziamento nella legge di stabilita’ del fondo nazionale per l’occupazione dei disabili, azzerato in questi anni che, parallelamente, hanno registrato una crescita esponenziale della disoccupazione tra i disabili. ASCA

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