Capodanno in tenda per 25 persone, alcuni lavoratori e le loro famiglie, davanti allo stabilimento di Montepulciano della Rdb, azienda specializzata nella costruzione di manufatti e cementi. In presidio dal 10 ottobre scorso, i 78 dipendenti, in cassa integrazione, si alternano presso la sede dell’azienda. Il men del cenone prevedeva antipasti, primo e grigliata. Una cena modesta, si festeggia per modo di dire. Ma ora speriamo che ci sia qualche barlume di speranza, dice Guido Bigliazzi, uno dei lavoratori. Venerd scorso il vescovo, monsignor Rodolfo Cetoloni, ha celebrato la messa al presidio ed ha espresso solidariet ai lavoratori che hanno ricevuto anche le visite del segretario regionale della Cgil, Alessio Gramolati, dell’assessore provinciale Tiziano Scarpelli, dell’onorevole Susanna Cenni e del senatore Andrea Pastori. Con un pannello fotovoltaico per la corrente, sotto un tendone da sagre paesane per resistere alle intemperie, con una stufa per scaldarsi e per cucinare e un albero di Natale allestito negli ultimi giorni, il presidio va avanti 24 ore su 24, a turni di otto ore, dentro una roulotte regalata dalla cittadinanza. I lavoratori presidiano la fabbrica per evitare che, dopo lo sfratto esecutivo per gli affitti non pagati e il pignoramento del capannone della produzione e di alcuni macchinari, vengano portate via anche le attrezzature di lavoro, che significherebbe la chiusura definitiva. Nel 2007 l’azienda aveva 130 persone e un portafoglio ordini di 70 milioni al momento della quotazione, ma da allora ci si preoccupati pi di dividere gli utili e di giocare in borsa che non della produzione – dice Gianluca Scartoni, della Fillea Cgil -. La risposta della politica e delle istituzioni stata buona, serve ora che arrivi qualcuno a rilevare il sito, mettendo su carta dichiarazioni di intenti che gi ci sono state.
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