Lavoro agile nella pubblica ammnistrazione: Aran, “servirà accordo scritto” Il Punto della Fp Cgil

I lavoratori della Pubblica amministrazione interessati al lavoro agile dovranno fare un accordo scritto che preveda la durata, le modalità di svolgimento della prestazione fuori
dalla sede abituale ‘con indicazione delle giornate di lavoro da svolgere in sede e di quelle da svolgere a distanza’. Lo si legge nella bozza dell’Aran ai sindacati secondo la quale dovranno essere indicate nell’accordo anche le modalità di recesso, le fasce di operabilità, di contattabilità e di inoperabilità, i tempi di riposo e le modalità di esercizio del potere di controllo del datore di lavoro. Il prossimo incontro sarà il 22. (ANSA)

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Lavoro agile, questo il tema al centro del confronto. Leggi il nostro punto e il comunicato unitario.

Il lavoro agile è stato l’oggetto dell’incontro di oggi del tavolo di trattativa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro delle Funzioni Centrali.
Per l’occasione l’Aran ha presentato alcune proposte di disciplina che ancora, però, non vanno nella direzione di completare il testo contrattuale in maniera organica.
Da qui l’esigenza, ribadita unitariamente con CISL e UIL e rappresentata nel comunicato unitario, di vedere l’insieme del quadro normativo con un testo che dia anche conto delle nostre proposte, già presentate a controparte, in particolare per assegnare alla contrattazione integrativa e al confronto la concreta individuazione delle attività effettuabili in modalità agile e delle lavoratrici e dei lavoratori che vi potranno accedere. Sia assicurandone la possibilità ai soggetti che hanno maggior bisogno di meglio conciliare i tempi di vita e di lavoro, sia per definire percorsi formativi dedicati e un adeguato riconoscimento normativo ed economico per quanti lavoreranno da remoto.
In particolare, nel nostro intervento e in previsione degli incontri già calendarizzati per il 22 e 23 settembre prossimi, abbiamo chiesto ad Aran di rendere disponibile un testo completo di tutte le parti che dovranno comporre il nuovo CCNL, perché per ciascuna delle materie fin qui affrontate (relazioni sindacali, parte normativa, lavoro agile, sistema di classificazione) ci si è limitati a conoscere le proposte (poche e non esaustive) dell’Aran, registrare le osservazioni e le proposte di parte sindacale, senza ancora conoscere le risposte dell’Agenzia e gli eventuali punti di avanzamento (se ci sono e su cosa).
Questa condizione, a maggior ragione senza un quadro delle disponibilità economiche complessivamente definito, non è utile a immaginare la conclusione del negoziato in tempi rapidi e, soprattutto, è ulteriormente appesantita dalle continue esternazioni (in particolare sul lavoro agile) e dalle notizie giornalistiche passate erroneamente come frutto di accordo tra le parti (come sul sistema di classificazione).
Per questo abbiamo voluto anche rimarcare la difficoltà di continuare la trattativa a distanza e, ancora, all’oscuro delle concrete disponibilità dell’Agenzia di rappresentanza delle amministrazioni pubbliche di realizzare gli obiettivi che abbiamo fin qui affermato, per dare una effettiva prospettiva di miglioramento delle condizioni di lavoro e di valorizzazione della professionalità della 250mila lavoratrici e lavoratori del Comparto.
Il presidente di Aran, in conclusione, ha annunciato che per i prossimi incontri metterà a disposizione un testo comprensivo di tutte le parti fin qui discusse. Auspichiamo che possano finalmente arrivare anche delle prime risposte alle proposte sindacali.

Il Segretario nazionale
Florindo Oliverio

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