LAVORO: A LIVORNO RECORD DELLA PRECARIETA’ALLAMTM DI GUASTICCE 390 SU 400

Chiss… se Š un record. Ma, certo, potrebbe essere un bel banco di prova per il resuscitato dibattito sul valore del posto fisso. Di fissa, alla Mtm di Guasticce, finora c’Š stata solo la precariet…. Ci sono 400 dipendenti nella fabbrica che installa gli impianti gpl auto e 390 sono precari, assunti a termine o prestati da agenzie interinali. Centinaia di lavoratori tenuti sotto scacco da una situazione che nei numeri non ha pari sulla costa e forse neppure in Toscana.E’ l’altra faccia del miracolo, quella meno presentabile. Il miracolo di un gruppo industriale – la Mtm Brc di Cuneo specializzata nell’installazione di impianti gpl per autovetture – che in piena recessione sbarca a Livorno, apre uno stabilimento in pochi mesi e assume centinaia di persone.Gli operai vengono presi con contratti a termine che vengono rinnovati una volta, dopodichŠ vengono passati alle agenzie e – continuando a lavorare in fabbrica – restano interinali fino a quando possono tornare alle dipendenze dell’azienda, con un nuovo contratto a tempo determinato. E cos si va avanti, di rinnovo in rinnovo, in un ping pong tra azienda e agenzie interinali sempre diverse (Adecco, Openjob, Kelly, Randstadt), cambiando continuamente rapporto e datore ma non luogo di lavoro. ®Ho lavorato in Mtm per un anno e mezzo ininterrottamente – racconta un ex dipendente – Ogni tre mesi mi chiamavano per farmi firmare il contratto: poteva essere un contratto a termine oppure interinale, io firmavo e continuavo a lavorare¯.Vale la pena di fermarsi a riflettere. PerchŠ, se da un lato un lavoro precario Š sempre meglio che niente e se Š doveroso stendere tappeti rossi a chi mette mano al portafoglio per investire in questi tempi bui, dall’altro i numeri esibiti sono clamorosi e pongono qualche interrogativo: solo una decina di contratti a tempo indeterminato, ®scriva pure alcune decine¯ dice un manager dell’azienda, ma non dice quanto. Dieci su quattrocento. Con le conseguenze tipiche di una situazione generalizzata di precariet…: incertezza sul lavoro e dunque nella vita, impossibilit… di far valere le proprie ragioni per via di una sudditanza all’azienda assoluta, perchŠ, dice ancora l’ex dipendente, ®fino al giorno di scadenza del contratto non sai se sarai rinnovato o no¯.Si obietter…: sono le inevitabili turbolenze di qualsiasi fase di decollo, specie se accompagnata da uno sviluppo impetuoso e per forza disordinato. Del resto la Mtm, quando ha aperto a Guasticce nel maggio 2008 dopo un’istruttoria amministrativa lampo di tre mesi che fece gridare appunto al miracolo, non immaginava una crescita cos repentina. Partita in un piccolo capannone all’Interporto di Guasticce con una cinquantina di persone, Š stata travolta dal boom del gpl auto e ha dovuto presto raddoppiare la produzione, aprendo un altro stabilimento a Ospedaletto (Pisa), fino a raggiungere le dimensioni attuali. Adesso ha clienti del calibro di Peugeot, Citroen, Volvo, Mitsubishi, Creat, Kia, Ford, Jaguar, Chevrolet, Subaru, Suzuky e Hyundai.Il sindacato riconosce qualche attenuante all’azienda, che in questo prima fase ha dovuto pensare soprattutto a conquistarsi un mercato, ma non Š disponibile a tollerare ancora una precariet… tout-court. Ora che il business si Š consolidato e che gli incentivi saranno quasi sicuramente confermati, i contratti di lavoro dovranno essere mano a mano trasformati a tempo indeterminato, dice Romagnani della Fiom Cgil.Il sindacato ha fatto capolino in azienda solo da qualche mese. Il disagio dei lavoratori – livornesi e pisani, quasi tutti giovani – Š dapprima sfociato in due scioperi spontanei e in alcuni volantinaggi dei sindacati di base. I Cobas hanno denunciato ritmi di lavoro massacranti e condizioni di sicurezza approssimative, certo legate anche alle condizioni dei due stabilimenti dell’interporto e di Ospedaletto. Adesso che da poche settimane Š stata inaugurata la nuova scintillante sede – 20mila metri quadrati di capannoni e 13mila di piazzale, 17 linee di produzione che a pieno regime occuperanno oltre 500 addetti – i problemi di sicurezza dovrebbero essere superati.Anche se restano alcune incongruenze: ®Il rappresentante sicurezza dei lavoratori Š il capoturno: come dire, controllore e controllato nella stessa persona. La mensa finora non esisteva, sostituita da una pausa pranzo di mezz’ora, e le ferie estive venivano accordate secondo la volont… dell’azienda¯. Per completare il miracolo, e trasformare il lavoro in un posto, c’Š ancora tanto da fare. di Cristiano MeoniDA IL TIRRENO.IT

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