Convocare i trasformatori mittenti delle disdette delle forniture di latte ovino toscano, e portare la vicenda sul tavolo della Giunta regionale per attivare un tavolo di crisi del settore con tutti gli attori della filiera. Sono le intenzioni enunciate da Marco Remaschi, assessore all’agricoltura della Regione Toscana, che oggi a Firenze ha incontrato i rappresentanti dei produttori del comparto ovi-caprino. Le richieste che abbiamo messo sul tavolo dell’assessore sono chiare – dice in una nota Antonio De Concilio, direttore Coldiretti Toscana – occorre un piano di rilancio del settore che si sostanzia in azioni di sostegno. Abbiamo evidenziato altres la necessit di definire un programma finalizzato alla valorizzazione della filiera ovi-caprina che, anche per i problemi legati alla predazione, interessata da una preoccupante crisi, con numerose aziende costrette a cessare le attivit , soprattutto nelle aree marginali. Per De Concilio, bisogna riuscire a valorizzare ancora di pi le denominazioni di origine e rafforzare la capacit di penetrazione sui mercati.Confermo l’impegno della Regione per la filiera del latte ovino, ha sottolineato in una nota l’assessore toscano all’agricoltura Marco Remaschi, un settore che oltre a rappresentare una realt economica importante per l’agricoltura toscana svolge un ruolo fondamentale di presidio del territorio, in quanto attivit che si attua prevalentemente in aree marginali. L’assessore ha ribadito che come Regione ci impegniamo ad incontrare le imprese che stanno avviando le iniziative di disdetta di alcuni contratti di fornitura del latte, per avere un quadro esatto della situazione ed avviare poi un confronto con tutti gli operatori della filiera. Potremo cos individuare le migliori soluzioni per affrontare le criticit contingenti e, pi in generale, per rilanciare l’intera filiera del latte ovi-caprino toscano, in modo da garantire agli allevatori sia il ritiro del latte sia una remunerazione che consenta il mantenimento dell’attivit . Il comparto ovi-caprino da latte toscano, che si ridotto in termini di numero di allevamenti del 20% dal 2010 al 2017, conta ad oggi circa mille allevamenti con oltre 324mila capi ed una produzione stimata di circa 55 milioni di litri di latte all’anno, corrispondente ad una produzione di formaggio di circa 110mila quintali. Sono due le Dop toscane, il Pecorino Toscano e il Pecorino delle balze Volterrane: il primo raccoglie circa un terzo del latte prodotto in Toscana e, sostiene la Regione, ha un margine di sviluppo ancora molto ampio.(ANSA).
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