La CCI Italy Srl conferma la richiesta ai dipendenti di trasferirsi a Bergamo. Angelini (Fiom), ci ripensi

Chiediamo con forza all’azienda di ripensare il trasferimento dei 21 dipendenti della sede di Montelupo Fiorentino nello stabilimento di Bergamo. In alternativa, di considerare la possibilità di mettere in atto forme di home e smart working o di dare ai lavoratori il tempo necessario per gestire un cambiamento tanto grande”.

“L’incontro che abbiamo avuto con la CCI Italy Srl non è stato soddisfacente. Così come Regione e Comune, chiediamo con forza all’azienda di ripensare il trasferimento dei 21 dipendenti della sede di Montelupo Fiorentino nello stabilimento di Bergamo. In alternativa, di considerare la possibilità di mettere in atto forme di home e smart working o di dare ai lavoratori il tempo necessario per gestire un cambiamento tanto grande. E’ impensabile, in un periodo di pandemia e di crisi come questo, chiedere ai lavoratori e alle loro famiglie di trasferirsi e cambiare vita nel giro di tre settimane,ed è inaccettabile che, in aziende senza alcun problema di tipo economico, non si vada in alcun modo incontro ai lavoratori che, nel nostro territorio, hanno da sempre contribuito a garantire la massima produttività al gruppo.
Ringraziamo il Sindaco e le Istituzioni per il tentativo di riportare l’azienda ad una posizione ragionevole. Questo sarebbe il momento per provare ad uscire insieme da questa situazione terribile, dispiace che la CCI Italy Srl non la pensi così”.

Lo dichiara Stefano Angelini, Fiom Cgil Firenze

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