Jsw: sindacati, Piombino ferma, senza tavolo Mise è protesta

“La situazione dello stabilimento e dei lavoratori Jsw Steel Italy, Piombino Logistics e Gsi di Piombino, sta diventando ogni giorno più drammatica e insostenibile.
La multinazionale indiana Jsw dimostra nei fatti di non essere più interessata a investire nello stabilimento e tiene tutti gli impianti di laminazione fermi, con scarse manutenzioni, con la quasi totalità dei lavoratori a carico dello Stato, nonostante il mercato dell’acciaio, dopo il terribile anno di pandemia, sia in netta ripresa e con ampie prospettive future”. Lo denunciano in una nota le segreterie provinciali di ;Fim-Fiom-Uilm-Uglm e le rsu Jsw Steel Italy, Piombino Logistics, Gsi , riguardo alla situazione de;l polo siderurgico di Piombino (Livorno). I sindacati “lanciano un percorso di iniziative che verranno di volta in volta individuate, che portino a una manifestazione al Mise in assenza di una convocazione per costruire un percorso a salvaguardia dei lavoratori”. Per i sindacati sarebbe “davvero irragionevole e inaccettabile lasciar morire inesorabilmente l’unico stabilimento che produce rotaie in Italia, un sito siderurgico posizionato strategicamente su un porto al centro del Mediterraneo con ampi spazi retro-portuali e dove sono state investite ingenti risorse pubbliche e regionali, con un’evidente sinergia possibile con altri stabilimenti, tra i quali l’attigua Liberty Magona, dove lavorano oltre 600 addetti tra diretti e indiretti già in fibrillazione per il fallimento della banca su cui si appoggiava la proprietà”. Secondo quanto riportano i sindacati ;”il ministro Giancarlo Giorgetti pare stia lavorando a un piano alternativo per il sito di Piombino”, ma “tutto nel segreto delle stanze” senza coinvolgere istituzioni locali e parti sociali. (ANSA).

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