Il rapporto Istat sulla povert in Italia offre una fotografia sconsolante della situazione del Paese nel 2016, in particolare per quanto riguarda i minori coinvolti che ammontano a 1 milione e 292mila, in aumento di quasi due punti percentuali rispetto al 2015. Lo dichiara in una nota Andrea Catizone, responsabile dell’Osservatorio sulle famiglie di Federconsumatori. E’ avvilente rilevare che, ancora una volta, a fare le spese delle crescenti diseguaglianze sociali siano in particolare i minori, ossia coloro che dovremmo proteggere maggiormente. La situazione diventa di anno in anno pi insostenibile e risulta ormai improrogabile la necessit di porre nuovamente al centro dell’agenda politica le condizioni di vita dei bambini mettendo in campo le necessarie misure di sostegno per i nuclei familiari, conclude il responsabile dell’Osservatorio sulle famiglie di Federconsumatori. (ANSA).Povert : Save the Children, 1 bimbo su 8 in povert assoluta Raffaella Milano, +14%. Prevedere diritto a mense scuola gratisI dati lo confermano: la povert dei bambini una vera emergenza e come tale va affrontata, con interventi diretti, coraggiosi e urgenti: lo afferma Raffaela Milano, direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children, commentando il rapporto sulla povert in Italia nel 2016 diffuso oggi da Istat. Sono saliti a 1 milione e 292 mila – osserva Save The Children – i bambini che vivono in condizione di povert assoluta, pari a 1 minore su 8. Sono 161.000 in pi (+14%) rispetto all’anno precedente. Aumenta anche l’incidenza del numero dei minori in povert assoluta sul totale della popolazione che versa in stato di indigenza, passando dal 10,9% del 2015 al 12,5% del 2016. Anche le famiglie con figli minori in povert assoluta sono quadruplicate: la loro incidenza sul totale delle persone colpite da povert assoluta passata, dal 2007 al 2016, dal 2,4% al 9,9%. Il peggioramento della situazione economica colpisce in maniera pi estesa anche i minori che sono in povert relativa: sono 2 milioni e 297 mila nel 2016 e rappresentano il 22,3% della popolazione in questa condizione (nel 2015 erano il 20,2%). Facciamo appello al Parlamento affinch nella formulazione dei decreti attuativi ora in esame, la lotta alla povert minorile sia tenuta nella massima considerazione e siano presi provvedimenti specifici e urgenti per contrastare questo fenomeno. Purtroppo i dati ci dicono che sono tantissime le famiglie che non possono neppure offrire ai propri figli pasti adeguati. Ecco perch tra le misure pi urgenti per supportare questi bambini in condizioni di grave indigenza, ad esempio necessario che prima dell’inizio del nuovo anno scolastico venga garantito in tutta Italia il diritto alla mensa scolastica gratuita, conclude Milano.(ANSA).Istat: Unione Nazionale Consumatori, record storico per la povert . Se invece di dare bonus anche a benestanti…Nel 2016 viene battuto il record storico raggiunto nel 2015 degli individui in povert assoluta, che sale da 4 mln e 598 mila a 4 mln e 742 mila (+3,1%), un livello mai raggiunto dall’inizio delle serie storiche, iniziate nel 2005. A sostenerlo l’Unione nazionale consumatori, secondo la quale si tratta di una vergogna, che dimostra che quanto stato fatto finora per ridurre le diseguaglianze e combattere la povert servito a ben poco. Per gli individui, l’incidenza passa dal precedente primato del 7,6 al 7,9 per cento. Anche se per le famiglie povere non si battuto il record del 2013, 1 mln e 641 mila famiglie, rispetto al 2015 si registra un peggioramento notevole, pari al 2,3 per cento, si legge in una nota dell’associazione. Se invece di sprecare soldi in bonus inutili o, peggio ancora, dati a famiglie benestanti, solo perch non commisurati al reddito Isee, si concentrassero gli stanziamenti su chi ne ha effettivamente bisogno, questo dato sarebbe crollato si legge ancora. L’associazione di consumatori ricorda che il bonus di 80 euro, che avrebbe dovuto aiutare le persone con redditi medio bassi, va solo al 28,2% delle famiglie pi povere (1 mln e 411 mila le famiglie beneficiarie), contro il 29,6% del quinto pi ricco (1 mln e 613 mila famiglia) e, addirittura, il 45,9% di quelle con redditi medio alti (2 mln e 383 mila famiglia), ossia della quarta classe di reddito disponibile. Le cose vanno un po’ meglio per la quattordicesima, anche se ne beneficiano di pi i redditi medi della terza classe (733 mila famiglie) rispetto ai pi poveri del primo quinto (570 mila famiglia), persino rispetto all’importo medio annuo, 280 euro contro 267. Una situazione assurda e paradossale. Basterebbe che gli stessi soldi venissero spesi meglio per contrastare seriamente la povert . Il Reddito d’inclusione, che secondo il comunicato del Governo del 9 giugno dovrebbe andare, nella prima fase, ad appena 500 mila famiglie, ossia ad appena il 30,9% dei poveri assoluti, stanzier importi vergognosi, da un minino di 190 a un massimo di 485 euro per le famiglie pi numerose con 5 componenti. Insomma, si pu e si deve fare di pi, la conclusione. Fonte AnsaPovert : Codacons,poveri raddoppiati, erano 2.4 mln nel 2007Il numero di individui in condizione di povert assoluta in Italia praticamente raddoppiato dalla crisi economica ad oggi. Lo afferma il Codacons, commentando i dati sulla povert forniti oggi dall’Istat. Si tratta di numeri impressionanti e che non necessitano di commenti – afferma il presidente Carlo Rienzi – Secondo l’Istat nel 2007 le famiglie in condizione di povert assoluta erano 975mila, mentre oggi salgono a 1,6 milioni; il numero di individui poveri nel 2007 era pari a 2.427.000, contro i 4.742.000 del 2016. Questo significa che in meno di 10 anni i cittadini in povert assoluta in Italia sono aumentati del 95%, praticamente raddoppiati. La crisi economica degli ultimi anni ha distrutto milioni di famiglie con una incidenza micidiale sul tasso di povert italiano – prosegue Rienzi – Su tali numeri la classe politica ha precise responsabilit , perch a fronte di proclami e promesse di interventi poco o nulla stato fatto contro la povert e per sostenere i cittadini pi bisognosi, come dimostrano in modo inequivocabile i numeri dell’Istat. (ANSA).La povert in Italia. Il comunicato stampa dell’IstatLe stime diffuse in questo report si riferiscono a due distinte misure della povert : assoluta e relativa, elaborate con due diverse definizioni e metodologie, sulla base dei dati dell’indagine sulle spese per consumi delle famiglie.Nel 2016 si stima siano 1 milione e 619mila le famiglie residenti in condizione di povert assoluta, nelle quali vivono 4 milioni e 742mila individui.Rispetto al 2015 si rileva una sostanziale stabilit della povert assoluta in termini sia di famiglie sia di individui.L’incidenza di povert assoluta per le famiglie pari al 6,3%, in linea con i valori stimati negli ultimi quattro anni. Per gli individui, l’incidenza di povert assoluta si porta al 7,9% con una variazione statisticamente non significativa rispetto al 2015 (quando era 7,6%).Nel 2016 l’incidenza della povert assoluta sale al 26,8% dal 18,3% del 2015 tra le famiglie con tre o pi figli minori, coinvolgendo nell’ultimo anno 137mila 771 famiglie e 814mila 402 individui; aumenta anche fra i minori, da 10,9% a 12,5% (1 milione e 292mila nel 2016).L’incidenza della povert assoluta aumenta al Centro in termini sia di famiglie (5,9% da 4,2% del 2015) sia di individui (7,3% da 5,6%), a causa soprattutto del peggioramento registrato nei comuni fino a 50mila abitanti al di fuori delle aree metropolitane (6,4% da 3,3% dell’anno precedente).Anche la povert relativa risulta stabile rispetto al 2015. Nel 2016 riguarda il 10,6% delle famiglie residenti (10,4% nel 2015), per un totale di 2 milioni 734mila, e 8 milioni 465mila individui, il 14,0% dei residenti (13,7% l’anno precedente).Analogamente a quanto registrato per la povert assoluta, nel 2016 la povert relativa pi diffusa tra le famiglie con 4 componenti (17,1%) o 5 componenti e pi (30,9%)La povert relativa colpisce di pi le famiglie giovani: raggiunge il 14,6% se la persona di riferimento un under35 mentre scende al 7,9% nel caso di un ultra sessantaquattrenneL’incidenza di povert relativa si mantiene elevata per gli operai e assimilati (18,7%) e per le famiglie con persona di riferimento in cerca di occupazione (31,0%) da istat.itIstat: Banco Alimentare;troppi poveri, soprattutto tra minori. Accelerare tempi attuazione delle misure decise dal GovernoPurtroppo anche quest’anno i dati Istat dimostrano che non si riusciti a fare nulla per far diminuire il numero dei poveri in Italia, che continuano a essere troppi, soprattutto tra i minori. Si tratta di persone che non riescono a raggiungere uno standard di vita minimamente accettabile e legato a un’alimentazione adeguata, una situazione abitativa decente e ad altre spese basilari come quelle per la salute. A sottolinearlo Marco Lucchini Segretario Generale Fondazione Banco Alimentare Onlus. E’ necessario quindi accelerare i tempi d’attuazione delle misure decise dal Governo perch il contributo di Banco Alimentare con oltre 80.000 tonnellate di cibo distribuite e il lavoro giornaliero delle 8.000 strutture caritative con noi convenzionate riuscito ad arginare la crescita del fenomeno, ma solo una collaborazione concreta e politiche di contrasto forti, sociali e del lavoro, in un’alleanza fattiva tra attori pubblici e privati, potr far diminuire il numero di indigenti permettendo a queste persone di avere una speranza per ricominciare, conclude Lucchini. (ANSA).SCARICA IL REPORT ISTAT POVERTA’ 2016
25 6 minuti di lettura