Istat, da inizio della pandemia persi 800mila posti di lavoro. Ad Aprile +20.000 occupati su mese

Tasso disoccupazione 10.7% (+0.3) Giovanile 33.7% (-0.2)
Ad aprile prosegue la crescita dell’occupazione già registrata nei due mesi precedenti, portando a un incremento di oltre 120mila occupati rispetto a gennaio 2021. Ma rispetto a febbraio 2020, mese precedente a quello di inizio della pandemia, gli occupati sono oltre 800mila in meno e il tasso di occupazione è più basso di quasi 2 punti percentuali. È quanto sottolinea l’Istat nel pubblicare i dati su occupati e disoccupati.
Nello specifico, nel mese di aprile la crescita dell’occupazione (+0,1% pari a +20mila unità) coinvolge le donne, i dipendenti a termine e i minori di 35 anni. Diminuiscono invece gli uomini, i dipendenti permanenti, gli autonomi e gli ultra 35enni. Il tasso di occupazione sale al 56,9% (+0,1 punti).
L’aumento del numero di persone in cerca di lavoro (+3,4% rispetto a marzo pari a +88mila unità) riguarda entrambe le componenti di genere e tutte le classi d’età. Diminuisce il numero di inattivi di 15-64 anni (-1% pari a -138mila unità) a seguito del calo diffuso sia per sesso che per età. Il tasso di inattività scende al 36,2% (-0,3 punti).
Confrontando il trimestre febbraio-aprile 2021 con quello precedente (novembre 2020-gennaio 2021), il livello dell’occupazione è inferiore dello 0,4% con una diminuzione di 83mila unità. Nel trimestre aumentano le persone in cerca di occupazione (+4,8% pari a +120mila) a fronte di un calo degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,6% pari a -79mila unità).
Le ripetute flessioni congiunturali dell’occupazione, registrate dall’inizio dell’emergenza sanitaria fino a gennaio 2021, hanno determinato un calo tendenziale dell’occupazione (-0,8% pari a -177mila unità). La diminuzione coinvolge gli uomini, i dipendenti permanenti, gli autonomi e prevalentemente i 35-49enni. Il tasso di occupazione scende, in un anno, di 0,1 punti percentuali.
Rispetto ad aprile 2020, le persone in cerca di lavoro risultano in forte crescita (+48,3% pari a +870mila unità), a causa dell’eccezionale crollo della disoccupazione che aveva caratterizzato l’inizio dell’emergenza sanitaria. D’altra parte diminuiscono gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-6,3% pari a -932mila), che ad aprile 2020 avevano registrato invece un forte aumento.
Dopo il rallentamento registrato a marzo, riprende la crescita della disoccupazione. Ad aprile il tasso di disoccupazione sale infatti al 10,7% (+0,3 punti). Lo rileva l’Istat, sottolineando che tra i giovani il tasso scende però al 33,7% (-0,2 punti).
TN da ildiariodellavoro.it
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