Infortuni: Toscana Gen-Giu 2021. In crescita denunce infortunio e malattie professionali. In calo i mortali

Nei primi 6 mesi del 2021 si registra una crescita delle denunce di infortunio e un calo di quelle con esito mortale. Crescono significativante le denunce delle malattie professionali.
Le denunce di infortunio nel periodo Gennaio-Giugno 2021, secondo Open Data Inail, sono state 20.753 (+ 2589 su stesso periodo 2020)
La provincia con più denunce Firenze (5.817), quella con meno Massa-Carrara (1.099)
Gli infortuni con esito mortale sono stati 25 (21 occasione lavoro e 4 in itinere) a fronte dei 30 degli stessi primi 6 mesi dello scorso anno.
Le province con più morti Firenze, Lucca e Pistoia con 4 morti ciascuna e tutte le province hanno avuto almeno 1 morto sul lavoro.
Sono state invece 4.449 le denunce in Toscana di malattie professionali (+1.327 su stesso periodo 2020) La provincia che ha fatto registrare un maggior numero di denunce Lucca (1.088), quella meno Prato (99).
Se analizzate per genere, sempre in Toscana, nel primi 6 mesi 2021, le denunce di malattie professionali sono arrivate da 3.100 uomini e 1.349 donne.
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Tabelle_regionali_cadenza_mensile_Giu_2021_Toscana

Tabelle_regionali_MP_cadenza_mensile_Giu_2021_Toscana

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N.d.R.:I dati che mensilmente Inail rende pubblici sono dati di tipo assicurativo, riportano denunce di infortunio e di malattie professionali che sono state già definite dall’istituto.
Potrebbero essercene di infortuni avvenuti in periodi antecenti e non essercene di accaduti nel periodo perché ancora in via di definizione.
Queste tabelle mensili, comunque, hanno una grandissima importanza da un punto di vista statistico.
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ITALIA

ALTRE 104 VITTIME SUL LAVORO REGISTRATE NEL SOLO MESE DI GIUGNO. COSÌ IL PRIMO SEMESTRE 2021 SI CHIUDE CON 538 MORTI BIANCHE.

Il rischio di morte, regione per regione. dalla zona rossa alla zona bianca*.

L’emergenza morti bianche continua nonostante lo smart working e nonostante le attività produttive non siano ancora ripartite a pieno regime a causa dell’emergenza sanitaria.
E a finire in zona rossa nel primo semestre del 2021 con un’incidenza maggiore del 25% rispetto alla media nazionale (Im=Indice incidenza medio pari a 19,4 morti ogni milione di lavoratori) sono: Puglia, Campania, Basilicata, Umbria, Molise e Abruzzo.
In Zona Arancione: Lazio, Piemonte, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.
In Zona Gialla: Calabria, Emilia Romagna, Veneto, Sicilia, Valle D’Aosta.
In Zona Bianca: Toscana, Lombardia, Sardegna, Liguria e Marche.
“Da esperti di sicurezza sul lavoro da quasi un trentennio, ribadiamo che questo è il rischio reale di morte sul lavoro nel nostro Paese – spiega Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio mestrino – Perché, è proprio attraverso il calcolo dell’incidenza della mortalità sulla popolazione lavorativa che si descrive con maggior precisione l’emergenza. Così accade, ad esempio, che sebbene la Lombardia risulti essere la regione con il maggior numero di infortuni mortali sul lavoro, faccia invece rilevare l’incidenza di mortalità tra le più basse del Paese. Risultato: la Lombardia è una delle regioni più sicure per i lavoratori e rimane in zona bianca.”

I NUMERI ASSOLUTI DELLE MORTI SUL LAVORO IN ITALIA.

Con i numeri assoluti la Lombardia, come sempre, è la regione in cui si conta il maggior numero di vittime in occasione di lavoro a causa dell’elevato numero di lavoratori. Nel primo semestre 2021, in Lombardia si sono registrati 52 decessi. Seguono: Campania (49), Lazio (47), Puglia (41), Piemonte (38), Emilia Romagna (35), Veneto (32), Abruzzo (23), Sicilia (22), Toscana (21)** Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia (12), Molise e Umbria (11), Calabria (9), Marche (8), Liguria e Basilicata (7), Sardegna (6), Valle D’Aosta (1). Nel report allegato il numero delle morti in occasione di lavoro provincia per provincia.
Nei primi sei mesi del 2021 sono 538 le vittime sul lavoro registrate in Italia; di queste sono 444 quelle rilevate in occasione di lavoro, mentre 94 sono quelle decedute a causa di un incidente in itinere. Rispetto a fine maggio 2021, ci sono 104 vittime in più.
Il settore delle Costruzioni è quello che conta il maggior numero di lavoratori deceduti (51 dall’inizio dell’anno, 8 in più rispetto a maggio). Seguono: Attività Manifatturiere (41), Trasporto e Magazzinaggio (40 vittime da inizio anno), Commercio, Riparazione di autoveicoli e motocicli (31), Amministrazione Pubblica e Difesa (14), Sanità e Assistenza Sociale (13).
La fascia d’età più colpita dagli infortuni mortali sul lavoro è quella tra i 45 e i 64 anni (314 su un totale di 444).
Le donne che hanno perso la vita in occasione di lavoro nel primo semestre 2021 sono 40 su 444.
Gli stranieri deceduti in occasione di lavoro nei primi sei mesi del 2021 sono 58.
Il lunedì continua ad essere il giorno in cui si è verificato il maggior numero di infortuni nei primi sei mesi dell’anno.
Elaborazione Vega Engeenering

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Statistiche-Morti-Lavoro-Osservatorio-Sicurezza-Lavoro-Vega-Engineering-30-06-21

Incidenze-Morti-Lavoro-Province-Osservatorio-Sicurezza-Lavoro-Vega-Engineering-30-06-21
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*La pandemia ci ha obbligati da diversi mesi a vivere l’Italia “a colori”. Ma ci ha anche insegnato che i colori possono raccontare l’emergenza in modo più semplice ed efficace. Per questo l’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre ha deciso di utilizzare gli stessi colori per descrivere in modo più leggibile e incisivo le tragedie che si consumano nella quotidianità lavorativa. Si tratta, dunque, di una zonizzazione sulla base della mortalità rispetto alla popolazione lavorativa, parametrata su un’incidenza media nazionale (Im=19,4).
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** 25 i morti sul lavoro in toscana, 21 occasione lavro e 4 in itinere

 

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