ÿPresidio stamani alla Fortezza da Basso di Firenze per ricordare la morte di Moustapha Scara, 22 anni, marocchino, deceduto in seguito al crollo di uno stand, avvenuto luned scorso durante lo smontaggio della struttura allestita per una fiera di Pitti. Un centinaio le persone, spiegano in una nota i promotori, che hanno preso parte all’iniziativa per esigere giustizia per il giovane lavoratore. Sull’incidente accaduto alla Fortezza la procura indaga per omicidio colposo. Da chiarire se il giovane fosse un operaio irregolare o se, come emerso dalle dichiarazioni di addetti al cantiere, si trovasse a passare nell’area dove avvenuto il crollo. Accertamenti sono in corso da parte dei carabinieri e dell’ufficio prevenzione infortuni sul lavoro della Asl. I manifestanti di oggi – lavoratori, militanti di centri sociali, collettivi studenteschi e associazioni di base si spiega nella nota -, sono anche entrati alla Fortezza per esprimere solidariet ai lavoratori della Fortezza che ci hanno confermato in maniera chiara che Moustapha, 22 anni con due figli, attivo nella comunit islamica di Campi Bisenzio, era munito di pass, aveva anche il casco e le scarpe da lavoro, veramente particolare per una persona che passava di l per caso. Per quanto ci riguarda non vogliamo ignorare questa morte e non possiamo accettare che venga passata sotto silenzio o insabbiata. Tra i partecipanti al presidio anche Gabriele Palloni, consigliere al Quartiere 1 di Per Unaltracitt , la cui consigliera comunale Ornella De Zordo afferma: Il termine ‘sicurezza va ridefinito in una chiave piu’ realistica che consideri gli immigrati persone con gli stessi diritti di chi non costretto a migrare, e ampliato ad altri aspetti a partire dalla sicurezza sui luoghi di lavoro, all’emersione del lavoro nero.(ANSA).
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