Apprendiamo con immenso dolore la notizia di una morte sul lavoro avvenuta ad Allerona Scalo, in una zona cantierizzata di propriet di RFI S.p.A., mentre svolgeva le proprie mansioni per conto della Ditta Ceprini.La dinamica dell?incidente ancora in fase di accertamento, quello che certo che un giovane di 26 anni si recato al lavoro e non pi tornato a casa.In un mondo che sventola il vessillo della sicurezza sul lavoro a suon di burocratizzazione risuona forte l?allarme verso l?attenzione alla salute e alla sicurezza sul lavoro che deve riprendere con forza la strada della protezione del lavoratore dagli infortuni, che deve primeggiare sempre sul risparmio economico e sulla protezione di committenti, appaltanti e subappaltanti dalle responsabilit amministrative e penali.Di pochi giorni fa un pericolato incidente proprio su quel cantiere, quando un treno Intercity in transito sul binario a fianco, ha avuto un lieve urto con una macchina operatrice. Per fortuna nessun danno rilevante, ma poteva andare molto peggio.Riteniamo che occorra aumentare l’attenzione sui cantieri ferroviari, soprattutto se pensiamo che tra pochi mesi inizieranno le lavorazioni sulla linea Prato – Bologna, ove per diversi anni vi saranno lavori in condizioni assai difficili dal punto di vista della sicurezza sul lavoro, sia per la conformazione della linea (molte gallerie), sia per la coesistenza fra lavorazioni e circolazione dei treni.Lontano dalla nostra volont speculare sulla morte di un giovane lavoratore, intendiamo ribadire con forza che lavorare in sicurezza un diritto oltre che dei lavoratori, dei loro familiari, affinch non possa pi accadere che sia il Lavoro a portare via i nostri cari.Esprimiamo la nostra vicinanza e il nostro cordoglio ai familiari.Le Segreterie RegionaliMarco Chellini, Filt-Cgil, Franco Fratini, Fit-Cisl, Michele Panzieri, Uiltrasportiÿ
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