L’appalto per l’ex caserma Zignani a Roma ma anche quelli per i lavori del G8 alla Maddalena e per i mondiali di nuoto: sono i tre filoni d’indagine della procura di Perugia nei quali, secondo l’ipotesi dei pubblici ministeri, potrebbero essere stati gonfiati i costi dei lavori eseguiti dalle ditte del gruppo Anemone con l’obiettivo di accumulare denaro da destinare ad attivit illecite. Aspetto, quest’ultimo, sul quale gli accertamenti devono comunque essere ancora approfonditi anche se gi una prima risposta potrebbe arrivare dall’esame dei documenti acquisiti nella sede dell’Aisi, il servizio segreto interno, e relativi alla ristrutturazione della Zignani. Il sospetto della procura perugina dunque che i costi per la ristrutturazione della ex caserma, ma anche quelli per i lavori del G8 alla Maddalena e dei mondiali di nuoto a Roma, ai quali lavor il gruppo Anemone, siano stati fatti crescere per ricavare un guadagno superiore a quello ipotizzato inizialmente. Denaro in pi poi trasferito attraverso una serie di meccanismi ai soci e che quindi potrebbe essere stato destinato a attivit illecite. Parte delle somme, ad esempio, sarebbero state impiegate anche per l’acquisto delle case dell’ex ministro Claudio Scajola e del generale della guardia di finanza Francesco Pittorru. Una ricostruzione che comunque gli inquirenti devono ancora verificare.(ANSA)
23 minuto di lettura