IL 6 SETTEMBRE CON LA CGIL CONTRO LA PEGGIORE MANOVRA POSSIBILE

Diciamo pane al pane e vino al vino. ˜˜La faccia tronfia dei nostri governanti non mostra la minima vergogna di fronte all’ennesima riproposizione, 13 agosto, di una nuova manovra finanziaria che ha loro dire rappresenta le soluzioni migliori per il paese per contrastare la crisi e rientrare dal debito pubblico.˜Ma come, ho non avevano giurato che la migliore manovra del decennio era quella approvata alla fine dell’anno scorso? Altrettanto efficace e risolutiva non doveva essere quella approvata a met? luglio? E poi vi ricordate cosa hanno sostenuto in questi drammatici tre anni: la crisi da noi non c’?, ? solo un’impressione, che comunque loro avrebbero insegnato all’Europa come si fanno le manovre finanziarie.˜Poi la crisi era finita e dovevamo essere ottimisti. Quante balle e demagogia politica hanno riversato sugli italiani da fare vergognare un bisonte, ma quello che ? pi? grave ? che si sono persi anni mentre la crisi si aggravava, si sono accaniti contro la nostra organizzazione e i diritti e le tutele dei lavoratori e dei pensionati, tagliando risorse e servizi dello stato sociale, non sostenendo la crescita e lo sviluppo e, come era logico, non solo non risolvendo niente, ma anzi aggravando la situazione complessiva delle persone e del paese che oggi rischia la bancarotta.Verit? e responsabilit?, parole che sembrano desuete nell’Italia berlusconiana di oggi, ma che per la nostra organizzazione sono la pratica quotidiana, il filo rosso che lega il suo rapporto con gli iscritti ed i cittadini.˜La verit? ? che la manovra del governo ? la peggiore possibile cos la definisce il Segretario Generale Susanna Camusso.˜La manovra non riuscir? ad ottenere gli obiettivi che si propone costringendo il paese ad inseguire all’infinito il pareggio di bilancio; fa pagare i soliti noti introducendo nuovi e pesanti ticket (da noi in Toscana l’effetto ? mitigato avendo introdotto il criterio della progressivit? rispetto al reddito, ma comunque rimane una misura ingiusta che va tolta) ed aumentando le tasse a chi gi? le paga, i contribuenti onesti;˜introduce la libert? di licenziamento senza giusta causa manomettendo l’articolo 18 dello statuto; favorisce i sindacati di comodo, interferisce inopinatamente con l’autonomia contrattuale delle parti sociali modificando l’accordo unitario del 28 giugno (fa specie al Governo perch? proprio unitario) e compie un atto illegale dando copertura retroattiva agli accordi separati di Fiat e Cisl e Uil; modifica la storia e la memoria del paese mortificando valori fondamentali che si rifanno alla lotta di liberazione e alla Costituzione, incarnati dalle Festivit? civili del 25 Aprile, 1? Maggio e del 2 Giugno; non favorisce lo sviluppo, non sostiene la ripresa economica ed occupazionale e finisce per dare un contributo alla recessione anzich? combatterla.˜La responsabilit? di una grande organizzazione sindacale come la Cgil che ha a cuore gli interessi del mondo del lavoro che rappresenta, assieme a quelli generali del paese che sono cos pesantemente messi in discussione dall’azione governativa, ? quella di sviluppare la mobilitazione necessaria per cambiare il forte segno di ingiustizia e iniquit? della manovra economica e sostenere le proposte alternative della Cgil che pur mantenendo i saldi finali invariati, realizza equit? e giustizia sociale (vedere i contenuti negli altri articoli presenti nel sito).˜˜Mobilitarsi con lo sciopero generale del 6 di settembre ? perci? un atto di responsabilit? verso i lavoratori e i pensionati, altro che avventura. Non serve in questa situazione fare solo chiacchiere, magari alzando timidamente la voce come fanno Cisl e Uil, perch?, volenti o nolenti, si finisce per fare e per l’ennesima volta la stampella di un governo inetto e indegno, la cui unica cosa che onestamente dovrebbe fare per gli italiani, ? quella di andarsene.

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