IL 3 DICEMBRE A ROMA, LA COERENZA DELLA CGIL PER USCIRE DAL TUNNEL

Il Paese ha un nuovo governo e un nuovo Presidente del Consiglio dei ministri, ma non un nuovo Parlamento. Il nuovo Esecutivo ha un nuovo programma ma la situazione sociale ed economica non ? ancora cambiata. ? sicuramente positivo il fatto che il governo dei peggiori abbia lasciato il campo al governo tecnico del Professor Monti, cos come ? una buona notizia che nel suo programma si perseguano, insieme al risanamento, gli obbiettivi di crescita e di equit?. Sono fatti politici che segnano una discontinuit?.Detto ci?, non possiamo nascondere le insidie. La destra ? ancora livida per la sconfitta e ottenebrata dal livore e vuol prendersi la rivincita, costi quel che costi. E soprattutto, la crisi ? tutt’altro che finita. Basta guardare a quel che accade in questi giorni alla Lucchini, alla Beltrame, alla Selex o alla Breda. Basta pensare alle criticit? del trasporto pubblico locale e a quelle del sistema bancario, a partire dal Monte dei Paschi di Siena. Basta pensare a quanto sta accadendo in Europa contro l’euro e a quanto sono stati piazzati i titoli di Stato semestrali italiani e al fatto che nei prossimi mesi ne andranno all’asta altri, per 220 miliari di euro. Basta parlare con i nostri giovani e guardare come va l’occupazione per capire che siamo ancora dentro al tunnel. Per uscirne ci vorr? tempo e insieme fiducia, cooperazione e responsabilit?.E servir? la CGIL con la sua coerenza.Il 3 dicembre a Roma sar? il luogo e il modo per dimostrare con la forza delle proposte che ci siamo. Non mancate.

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