Giù da una finestra, operaio morto a Empoli Autopsia per chiarire dinamica e cause

Un operaio albanese di 34 anni è precipitato nel pomeriggio ad Empoli da una finestra al secondo piano di una palazzina in cui erano in corso lavori edili. Quando è giunto sul posto il 118 l’uomo era già morto. Il corpo è stato trasferito all’istituto di Medicina legale a Careggi (Firenze) a disposizione della procura per l’autopsia. Sull’episodio sono in corso indagini della polizia. Da chiarire se c’erano altri quando l’uomo è caduto e se lavorava nella casa in modo regolare. Intervenuti anche gli ispettori della Asl.

Gli accertamenti della polizia sulla morte del 34enne proseguono considerando più ipotesi, dall’incidente sul lavoro durante i lavori di ristrutturazione dell’appartamento, a un possibile suicidio come era stato detto all’inizio, quando è scattato l’intervento di soccorso per un uomo precipitato da una finestra. Oltre all’identificazione della vittima, sono stati effettuati i rilievi da parte del personale del commissariato di Empoli, mentre si cercano testimoni ed eventuali compagni di lavoro impegnati nello stesso cantiere. L’operaio è morto subito nella caduta, che è avvenuta verso le 14.30 in un edificio di via Benedetto da Maiano a Empoli (Firenze). (ANSA).

Incidenti lavoro strage senza fine, un morto e 2 feriti

Non si ferma l’emergenza incidenti sul lavoro. Ai due morti di ieri, uno nel Bergamasco e l’altro nell’Astigiano, si aggiungono oggi un’altra vittima e due feriti. Nuovi incidenti avvenuti nel giorno in cui si è insediato il nuovo direttore dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, il magistrato Bruno Giordano. L’ultima vittima è un operaio albanese di 34 anni, precipitato nel pomeriggio ad Empoli da una finestra al secondo piano di una palazzina in cui erano in corso lavori edili. Quando è giunto sul posto il 118 l’uomo era già morto. Sull’episodio sono in corso indagini della polizia. Da chiarire se c’erano altri quando l’uomo è caduto e se lavorava in modo regolare. Intervenuti anche gli ispettori della Asl. E nel torinese, a Castellamonte, all’interno di una ditta di marmi e graniti è rimasto ferito in maniera grave il titolare dell’azienda, Giuseppe Tomaino, 67 anni, che di Castellamonte è stato anche assessore, consigliere comunale di minoranza e presidente della Pro loco. Tomaino, imprenditore molto noto nella zona è stato schiacciato dalla caduta accidentale di una colonna di granito del peso di circa 10 quintali all’interno della sede dell’azienda a Castellamonte. A dare l’allarme sono stati alcuni dipendenti che hanno immediatamente chiamato il 112. Nei prati di fronte all’azienda è atterrato l’elisoccorso. L’imprenditore è stato ricoverato nel reparto di traumatologia del Cto di Torino in condizioni serie, ma non è in pericolo di vita. Saranno adesso le indagini dei carabinieri della compagnia di Ivrea e degli ispettori dello Spresal dell’Asl To4 a chiarire la dinamica dell’accaduto e a valutare il rispetto delle norme che regolano la sicurezza sul posto di lavoro. Mentre a Fiorano, nel modenese, il dipendente di una ditta di impianti elettrici è stato colpito da una scarica elettrica mentre stava lavorando in un’azienda ceramica. E’ ora ricoverato in prognosi riservata. Sul posto 118, carabinieri di Fiorano e la Medicina del Lavoro. “Il 2021 si sta rivelando un anno nero per le morti sul #lavoro. La sicurezza dei lavoratori non è un optional”, scrive su Twitter il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, mentre il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni parla di “strage senza fine”. Un bilancio drammatico, che ieri ha fatto segnare due vittime. A San Paolo d’Argon (Bergamo), un operaio di 36 anni, nato in India e dipendente di una ditta di Brembate Sopra, è morto sul colpo cadendo da un’altezza di otto metri. Stava rimuovendo la copertura in amianto da un capannone quando ha messo un piede sopra un lucernario che ha ceduto. Sotto c’era anche una rete di sicurezza che, però, non ha attutito la caduta. Poche ore dopo un altro incidente mortale, questa volta ad Asti. Un uomo di 56 anni è stato investito da una fiammata all’interno di un esercizio commerciale mentre effettuava lavori di manutenzione. E c’è anche un agricoltore tra le vittime delle ultime ore. Era in pensione ma continuava a lavorare nei campi: Beppe Taretto aveva 86 anni. Nel tardo pomeriggio di ieri, alla guida di un trattore, stava tornando a casa a Pezzolo Valle Uzzone, nel cuneese, quando ha perso il controllo del mezzo agricolo che si è ribaltato. L’uomo è finito sotto il veicolo ed è morto schiacciato. (ANSA).

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