Dall’et di 7 anni in Italia, ma nato in Cina Massimiliano Martigli Jjiang: ha firmato su Fb un appello dell’Unione Giovani italo-cinesi contro le discriminazioni stimolate dall’emergenza coronavirus. Il pregiudizio e la diffidenza – scrive – ci far diventare di nuovo estranei, estranei che non siamo, perch siamo umani, uguali a quelli che ogni giorno lottano per ottenere una serena vita e sprazzi di felicit qui in Italia. Non cambiare le tue abitudini. La diffidenza e il pregiudizio uccidono pi delle armi da guerra. Nell’appello descrive con tante immagini la sua vita in Italia spalla a spalla con gli italiani per invitarli a non ghettizzarlo: Sono il solito italo cinese che fa parte della tua vita, che andato a scuola con te, che ti ha passato il compito di matematica all’esame, che giocava con te a calcio, che ti serve cappuccino e brioche tutte le mattine, che ama la moda italiana, che tifa Valentino Rossi, che ama pi la pizza del pollo con le mandorle, quindi non trattarmi come un virus. Sono lo stesso cinese – scrive ancora – partito coi volontari per Amatrice, che esulta con te in curva a vedere la squadra del cuore, che lavora come un matto 12 ore al giorno… L’Unione giovani italo-cinesi ha sede nel fiorentino e proprio il sindaco di Firenze, Dario Nardella, pubblica su Fb un video in cui abbraccia Vito Wang, rappresentante dell’associazione: seguiamo le indicazioni delle autorit sanitarie e usiamo cautela – afferma il primo cittadino – ma nessun terrorismo psicologico, e soprattutto basta con i soliti sciacalli che non vedevano l’ora di usare questa scusa per odiare e insultare. Sull’appello dell’Unione Giovani italo-cinesi intervenuto anche il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Toscana Camilla Bianchi, lamentando, tra l’altro, che da parte delle istituzioni quasi assente l’appello a tutelare i pi deboli: bambine e bambini, ragazze e ragazzi. Se non psicosi, le precauzioni a Firenze sono massime, soprattutto nelle strade dello shopping di lusso, come via Roma o via Tornabuoni, frequentate tradizionalmente anche da clientela cinese e dove oggi alcuni addetti alle vendite di negozi di noti brand sono al lavoro indossando una mascherina protettiva. E contro la paura del Coronavirus il Pd propone per domani sera una passeggiata ed una cena nella Chinatown di Milano (dove in corso una raccolta fondi in solidariet ) perch una citt che accoglie tante culture e, anche in questo caso, non vuole lasciare da sola un pezzo della sua comunit . (ANSA).
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