In Italia, usando i metodi della democrazia bisogna avviare una rivolta morale contro tutte le mafie, ma anche contro quella classe dirigente che della propria discrezionalit ha fatto arbitrio e che del proprio arbitrio ha fatto spesso legge. Bisogna porre la questione morale perch non basta fare le leggi: il problema che spesso le leggi vengono aggirate e forzate dagli uomini. Sono uomo di legge, continuo a credere nella legge, per oggi devo credere, puntare di pi sull’uomo che la deve applicare, che non deve trovare il modo per aggirarla.E’ tempo che ciascuno di noi con forza, con energia, con determinazione, attui la propria rivolta morale, naturalmente usando i metodi della democrazia, non altro. Rivolta morale contro tutte le mafie, contro quelle istituzioni che mirano a togliere ai cittadini ogni libert di pensiero e di iniziativa, che favoriscono la cultura dell’immagine del singolo anzich l’etica della solidariet . Rivolta morale contro quella classe dirigente che invece di servire le istituzioni talvolta se ne servita per la propria libidine di potere o di rapace guadagno; quella classe dirigente che della propria discrezionalit ha fatto arbitrio e che del proprio arbitrio ha fatto spesso legge, che dal denaro pubblico ha tratto fondi per i propri vizi, che della dignit della persona ha fatto trampolino per le proprie ambizioni. Rivolta morale contro quella massa di sudditi, perch non si pu parlare di cittadini, quella massa di pecore pronte a servire tutti, a baciare le mani che le bastonano, grati se consentito loro mendicare qualche favore dai potenti. Rivolta morale contro quegli ideali di accatto, contro l’inerzia codarda, contro la rassegnazione vigliacca, l’affarismo pi equivoco, la falsit e la calunnia urlate spesso come verit . ‘Basta!’ direbbe nonno Nino, [ Antonino Caponnetto]. Non vi sono pi liberatori come nonno Nino, come Falcone, come Borsellino. Piero Grasso (fonte ANSA)
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