Il gruppo spagnolo Deoleo, proprietario dei marchi Carapelli, Bertolli, Sasso e San Giorgio ha annunciato alle rappresentanze sindacali, qualche giorno fa durante un incontro in Confindustria, a Firenze, l’intenzione di aprire le procedure di mobilit per 70 esuberi negli stabilimenti di Inveruno (MI) [170 addetti] e Tavarnelle (FI) [107 addetti] e di essere contraria all’utilizzo degli altri ammortizzatori sociali.Flai Cgil, unitamente agli altri sindacati e alla RSU, ha immediatamente dichiarato la propria assoluta contrariet giudicando la ?scelta inaccettabile stante che l’azienda, in Italia, ha un margine operativo lordo (MOL) elevato?. ?Gli altri ammortizzatori disponibili possono e devono essere usati?, questa la posizione del sindacato.La RSU dal canto suo ha dichiarato, a stretto giro, lo stato di agitazione per contrastare una decisione , peraltro scarsamente motivata, che mira solo alla riduzione dei costi su i due stabilimenti. ?In questo momento di crisi economica?, scrivono nel comunicato sindacale, ?l?azienda decide di mettere sulla strada altri 70 lavoratori e le rispettive famiglie, dopo che gi a gennaio di quest’anno altri colleghi avevano perso il posto di lavoro nell’ambito della mobilit precedente che non ha portato alcun beneficio all?azienda. Riteniamo tale comportamento irresponsabile, fatto in totale assenza di un piano industriale capace di dare risposte e progettualit agli stabilimenti del gruppo e scaricando sui dipendenti la totale incapacit del management aziendale, oltre che il carico di un debito che grava solo ed esclusivamente sugli anelli pi deboli della catena produttiva?. nbÿ
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