Lo studio di fattibilit per un telescopio dedicato ad Albert Einstein per analizzare le onde gravitazionali, dal costo poco inferiore a un miliardo di euro, stato presentato stamani a Cascina (Pisa) al sito di Virgo, gestito dal consorzio italo-francese European Gravitational Observatory (Ego). La grande evoluzione di questo tipo di rivelatori sar proprio il progetto Einstein Telescope (Et), un’operazione paragonabile a quella del superaccelatore Lhc del Cern di Ginevra, cruciale per ascoltare l’universo in maniera differente rispetto a quanto fatto finora e investigare anche oltre quella piccola frazione di materia che vediamo con i telescopi corrispondente a circa il 4%, come ha spiegato Michele Puntuto dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) e coordinatore scientifico del progetto Et. L’operazione sostenuta dalla Comunit Europea, coinvolge Paesi come Francia, Italia, Germania, Gran Bretagna e Olanda, ma stata aperta a tutti i fisici interessati a partecipare. Complessivamente aderiscono al progetto 220 ricercatori provenienti anche da Ungheria, Polonia, Spagna, Grecia, Stati Uniti e Giappone. Il telescopio Et sar realizzato nel sottosuolo di una zona a bassa attivit sismica, a una profondit di circa 100 metri e avr la forma di un triangolo equilatero di cui ciascun lato misurer 10 chilometri. Una sorta di mega-osservatorio per capire gli effetti delle cosiddette catastrofi stellari, come per esempio le supernovae. Per la realizzazione sono stati individuati vari siti. Tra questi: una miniera ungherese che si trova a 100 chilometri da Budapest; in Spagna, in una localit nei Pirenei; in Italia, a Lula (Nuoro) in Sardegna. Il piano presentato stamani a Cascina prevede 7 anni di sviluppo tecnologico relativi a laser, ottiche e meccanica necessaria per captare le onde. Nel 2018 dovrebbero cominciare i lavori di realizzazione dell’osservatorio che dovr essere operativo nel 2025. (ANSA).
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