FISCO: MEGALE (CGIL), MENO TASSE SU LAVORO E PENSIONI

E’ tempo che il governo metta al centro da subito i temi dettati dalla crisi difendendo l’occupazione e riducendo le tasse sul lavoro e sulle pensioni. Misura, quest’ultima, indispensabile per sostenere i redditi e rilanciare la domanda interna. E’ la richiesta del segretario confederale della Cgil, Agostino Megale, lanciata oggi da Torino nel corso della settima tappa della campagna Per un fisco giusto’ della CGIL per sostenere il progetto di riforma fiscale, in vista dello sciopero generale del 12 marzo.Megale, nel corso di un’iniziativa organizzata dalla Cgil del Piemonte e di Torino con i segretari generali, rispettivamente, Vincenzo Scudiere e Donata Canta, ha ribadito come attraverso la tassazione delle grandi ricchezze oltre gli 800mila euro e l’aumento dell’aliquota sulle rendite finanziarie al 20% e’ possibile ridurre la pressione fiscale sul lavoro dipendente e sui pensionati, con un bonus di circa 500 euro da erogare entro la primavera e poi strutturalmente con 100 euro medi mensili di riduzione del prelievo fiscale per i prossimi 3 anni, insieme alla riduzione della prima aliquota Irpef dal 23% al 20%.Affrontando anche il tema della finanza locale, Megale ha sottolineato come l’abolizione dell’Ici sulle case di lusso, realizzata dal governo Berlusconi, ha generato grandi difficolta’ ai comuni, riducendo l’autonomia tributaria degli enti locali per circa 8 punti percentuali. Per questo concludendo ha lanciato l’idea di una grande alleanza attorno alla riforma del fisco tra il sindacato e gli enti locali senza farsi ingannare dal federalismo modello Calderoli’ che rischia solo di appesantire i costi dell’operazione senza dare nulla ai cittadini. asca

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