Centoventiquattro femminicidi nel 2012, ad oggi nel 2013 sono pi di 50, ma la lista purtroppo si allunga quasi giornalmente. Nel 2011 sono state centotrentasette.Sono questi i numeri delle donne uccise da uomini, accade quotidianamente, sotto nostriocchi.Sono numeri che in realt parlano di violenze quotidiane, delle quali il femminicidio solo la punta dell?iceberg, sotto ci sono botte, calci e pugni, occhi neri e ossa spezzate. Riccardo Iacona nel suo libro la chiama ?la strage delle donne?.Una strage che per non viene affrontata come lo sarebbe una strage di di altro tipo, s perch se invece di donne uccise dai propri compagni o ex-compagni, fossero numeri relativi a uomini uccisi dalla mafia nell?arco di un anno, si griderebbe allo scandalo, si farebbero leggi speciali ecommissioni e magari si proteggerebbero le persone minacciate.Invece no, si assiste quasi come se fosse una strage inevitabile, sui media si leggono parole deltipo: ?una sciagura inattesa?, ?un raptus di gelosia?, ?uomo ottimo lavoratore uccide la moglie casalinga?, ?si sospetta che lei avesse un?altra relazione? etc. etc.Il problema della violenza di genere che a volte sfocia nel femminicidio un problema complesso, fatto di molte componenti, ma sicuramente alla base di tutto c? una cultura stereotipata, sulla quale si deve agire su pi fronti, ma uno di questi l?informazione.L?informazione pu fare cultura anche su questo tema, prima di tutto riconoscendo la parolafemminicidio e in secondo luogo provando a descrivere i fatti senza cadere in facili stereotipi.Ci piacerebbe parlarne insieme a voi, per capire come unire gli sforzi. Noi qualche idea ce l’abbiamo, insieme alle nostre proposte saranno al centro di unINCONTRO STAMPADOMANI 17 MAGGIO 2013 ORE 13.00TERRA FUTURA (Stand Cgil Padiglione Spadolini 1ø Piano)FORTEZZA DA BASSO -FIRENZE-ÿ
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