La crisi, le sue origini, gli effetti devastanti, la ridiscussione delle regole e la necessit di maggiori controlli sono state vivisezionate in ogni cellula e a tutti i livelli.Noi non l?abbiamo mai negata, anzi ne abbiamo colto tutta l?intensit che un evento di tali dimensioni, anche quando comincer la fase di uscita, lascer tracce pesanti sullo stile di vita, sui comportamenti, dei singoli e collettivi, e naturalmente sui consumi, sulle scelte sull?abitudine ad una maggiore selezione delle priorit , forse, anche una maggiore sobriet E naturalmente buona parte di questi comportamenti si accentueranno, anche in Toscana, nello stesso momento in cui gli ammortizzatori si esauriranno e le coperture economiche delle famiglie, gi indebolite dalla cassa integrazione e dai mancati interventi, cronici, sul sistema fiscale e nella mancata redistribuzione del reddito a favore dei lavoratori dipendenti e dei pensionati.La fine del 2009 e gli inizi del 2010 da questo punto di vista saranno un passaggio cruciale.Il cambiamento dei consumi sta gi producendo i suoi effetti in termini di chiusure di esercizi commerciali ? sono i pi piccoli ad essere pi esposti ? ma anche quelli con minore solidit patrimoniale.Che accadrebbe se, nel momento di maggiore acutizzazione della crisi sul versante dei consumi, le Banche, per le mille ragioni note, stringessero la concessione di fidi e degli scoperti, riducessero o rendessero pi complicata la concessione di finanziamenti?Noi siamo convinti da tempo che la risposta ai problemi del sistema finanziario non fossero i Tremonti bond, e tuttavia, senza tornare sulle cose che dovevano essere fatte e non state fatte, proviamo tutti a rilanciare quello spirito di solidariet che l?attuale crisi pretende: lanciamo un appello alle Banche che operano nel nostro territorio, alle Associazioni del Commercio ed alle Istituzioni ad aprire un Tavolo di confronto che aiuti traghettare la fase pi turbolenta della crisi.La nostra preoccupazione quella di sempre, alla fine, a pagare i maggiori prezzi saranno le famiglie, i consumatori gli utenti.Il PresidenteGiuseppe Mnigrilli
19 minuto di lettura