Con l’accusa di bancarotta i quattro componenti dell’allora cda della Macchine utensili, gi Longinotti, di Sesto Fiorentino, sono stati rinviati oggi a giudizio in relazione al fallimento dell’azienda, dichiarato il a luglio 2006. A processo, il prossimo 6 novembre, compariranno l’ex presidente del cda Alfredo Longinotti, il fratello Renzo, che era uno degli amministratori della societ e altri due componenti il consiglio di amministrazione. Circa 11 milioni di euro i debiti dichiarati della Macchine utensili, che produceva macchine per mattonelle e contava 55 dipendenti. Furono gli stessi titolari a presentare il 18 luglio di tre anni fa istanza di fallimento in proprio, indicando in un affare sfumato con l’Iran, un grosso ordine che non si sarebbe concretizzato per problemi di rapporti tra le banche, la causa del dissesto. Otto le ipotesi di bancarotta contestate dal pm Luca Turco. Tra queste quattro sono di bancarotta fraudolenta, di cui due per distrazione. Tra le contestazioni una bancarotta semplice relativa alla gestione dell’affare con l’Iran. Per l’avvocato Lorenzo Tresanini, difensore di Alfredo Longinotti, i capi di imputazione sono confutabili in giudizio. Il legale ha poi precisato che le ipotesi di bancarotta per distrazione si riferiscono a pagamenti effettuati nel corso dell’attivit dell’azienda che richiederanno i necessari approfondimenti nel corso del processo. Tutti i difensori dei quattro imputati avevano chiesto il proscioglimento.(ANSA).
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