La Cgil respinge nel merito e nel metodo l’emendamento alla manovra finanziaria sull’Autorita’ per l’Energia destinato non solo ad azzerare i vertici stessi dell’Autorita’ ma, soprattutto, a stravolgerne il ruolo di regolatore, coinvolgendola nelle materie disciplinate da autorizzazioni o convenzioni e comunque affidate ai meccanismi di mercato, che devono rimanere di competenza esclusiva dell’esecutivo. E’ quanto sostiene in una nota il segretario confederale della Cgil, Fabrizio Solari, in merito all’emendamento proposto dalla Lega.Secondo il dirigente sindacale si introduce per la prima volta un vulnus sostanziale all’autonomia dei regolatori, che prevede l’eventuale cambio dei membri dei collegi delle Autorita’ solo alla scadenza naturale del mandato. Per il segretario confederale, inoltre, preoccupa la destabilizzazione dell’Autorita’ per l’energia nel momento in cui stava per deliberare provvedimenti rilevanti per l’utenza, con particolare riferimento all’attivazione della tariffa sociale a favore di 5 milioni di famiglie.Pertanto, conclude Solari, la Cgil chiede al Parlamento di rimuovere l’infelice emendamento sull’Autorita’ per l’energia nella discussione in aula, auspicando che il governo non lo comprenda in un eventuale maxi-emendamento.asca
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