Elezioni Rsu alla Sanac di Massa, il 56% vota Filctem Cgil. Affluenza alle urne al 95%

E’ con grande soddisfazione che mi trovo a commentare il risultato elettorale ottenuto in Sanac dove abbiamo ottenuto il 56 % dei voti ed eletto due delegati su quattro. Prima ancora del dato che abbiamo ottenuto come sigla sindacale che mi riempie di orgoglio e di responsabilità verso i tanti lavoratori che ci hanno dato fiducia, vorrei evidenziare l’importanza del dato di affluenza alle urne, che ha toccato la percentuale del 95%, in un momento di crisi della politica vedere percentuali tanto ampie di adesione testimonia la credibilità e la bontà dell’azione sindacale di questi anni. Detto questo continuiamo a nutrire preoccupazione per il futuro del gruppo, se da un lato stiamo assistendo ad un aumento del carico di lavoro programmato nel primo semestre ad oggi non abbiamo ancora nessuna certezza sul futuro e le notizie che giungono da Taranto sono preoccupanti. All’ottimismo della volontà sbandierato da altre sigle sindacali in merito alla salute del gruppo Sanac noi purtroppo contrapponiamo il pessimismo della ragione. É di ieri la notizia che Arcellor mittal ha messo in mora il governo italiano accusandolo di non rispettare gli impegni sottoscritti a dicembre per il salvataggio dell’Ilva, tanto che lo sbandierato aumento di capitale da parte di Invitalia del valore di 400 milioni di euro ad oggi non si è ancora concretizzato. L’incertezza politica che si è venuta a creare con la caduta del governo Conte e l’insediamento del nuovo Governo Draghi sta poi ritardando l’attuazione del nuovo piano industriale con il rischio di gravi ripercussioni che potrebbero riguardare anche i lavoratori, per questo continuiamo a chiedere con forza la convocazione al Ministero dello sviluppo economico, quello competente in materia, di un tavolo di confronto. A fine mese scade la fideiussione di Arcelor Mittal e ad oggi l’unica convocazione che ci è pervenuta è per il 29 marzo da parte del nuovo Ad di Sanac Rosario Fazio, ma dal governo tutto tace. Ci auguriamo che la sottosegretaria al lavoro si faccia portavoce delle nostre preoccupazioni con il Ministro Giorgetti e finalmente si affronti il tema del futuro dell’acciaio e di conseguenza del futuro di Sanac. In questi anni si sono perse decine di posti di lavoro, quando fu fatta la gara per l’acquisizione lo stabilimento di Massa contava più di 140 lavoratori che oggi sono diventati 101, e le poche assunzioni a tempo determinato che sono state fatte servono solamente a garantire i carichi del momento visto che in produzione le persone rimaste sono a malapena sufficienti a garantire l’operatività degli impianti. Sono anni che denunciamo infine la mancanza di manutenzione e oggi ci troviamo costretti a spegnere un forno per settimane a causa del rischio di caduta della volta, in passato non era mai accaduto. Come organizzazione sindacale stiamo continuando a chiedere risposte certe sul nostro futuro con l’ingresso diretto da parte del Ministero nella compagine societaria. Siamo esasperati dagli infiniti rimandi, e’ ormai una situazione insostenibile abbiamo bisogno di risposte certe, il settore siderurgico è strategico per il nostro paese. Sanac in questa prospettiva è fondamentale visto che nessuna acciaieria può produrre acciaio senza materiale refrattari.

Nicola Del Vecchio, Filctem Cgil Massa Carrara

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