Nel secondo trimestre 2008, il bilancio tra natalit e mortalit delle imprese in Toscana ha registrato un tasso di crescita dello 0,8%, con pi 3.235 unit , al netto di 1.148 cessazioni d’ufficio. Questi i dati dell’indagine di Movimprese, elaborata da Unioncamere Toscana. Il dato relativo agli ultimi dodici mesi mostra per una lieve riduzione della natalit ed una crescita esponenziale della mortalit . L’andamento del periodo risulta dunque pari al – 0,7%. Tra luglio 2007 e giugno 2008, sono le province costiere ad accusare una maggiore riduzione anche se quelle dell’area interna non arrivano comunque ad un segno positivo. Riguardo alle tipologie imprenditoriali, l’unico andamento positivo quello delle imprese artigiane che, in questi dodici mesi, evidenziano un +0,2% di unit . In calo tutte le altre forme giuridiche: -1,4% le societ e -0,3% le non societarie. Per i trend settoriali si registra un incremento delle imprese edili (+2,0%), in flessione il manifatturiero (-2,2%). In particolare persiste l’andamento negativo del sistema moda (-2,9%): unico segno positivo per confezioni-abbigliamento. Sulla stessa linea la meccanica allargata nel suo complesso (-0,7% imprese), dove crescono soltanto i mezzi di trasporto (+6,1%). Riduzioni significative per i rimanenti settori. In lieve diminuzione anche il terziario a causa degli andamenti del commercio, dei trasporti e del settore dell’intermediazione monetaria e finanziaria. Il numero di imprese aumenta, invece, nel campo della sanit e dei servizi sociali, delle attivit immobiliari e di noleggio, dell’informatica, ricerca e sviluppo, dell’istruzione, di alberghi e ristoranti, e degli altri servizi pubblici, sociali e personali. Continua infine la riduzione del numero di imprese agricole registrate. Il rallentamento della dinamica imprenditoriale – ha detto il presidente di Unioncamere Toscana Pierfrancesco Pacini – un inevitabile effetto del lungo ciclo negativo che ha interessato il sistema economico nazionale e regionale, accentuato anche dalla ‘pulizia’ amministrativa degli archivi, dovuta alla cancellazione d’ufficio dal Registro Imprese delle imprese non pi operative, in atto dal 2005. I due dati fondamentali, la natalit e la mortalit stabili su livelli elevati, suggeriscono che, da un lato l’impulso a creare nuove imprese sempre forte e quindi il sistema delle imprese vitale; dall’altro, che la globalizzazione dei mercati ed il rallentamento dell’economia mondiale hanno innescato un processo di selezione che sta penalizzando le imprese pi esposte ai rischi ciclici dei mercati interno ed estero. Tale selezione premier le imprese pi forti e competitive, quelle organizzate in filiera e quelle che sapranno puntare sulla qualit e sull’innovazione.(ANSA)
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