Donne in cammino contro la guerra sui “ponti disarmati” di Firenze. Domani 6 aprile Ponte Santa Trinita, ore 18

con le donne ucraine e con le donne russe che sfidano Putin, con le madri che perdono i figli, con i ragazzi più poveri, i soldati bambini catapultati in questa guerra assurda.

Dopo il “segno” di pace nei 4 luoghi fiorentini nei quali hanno vissuto esponenti della cultura russa come Dostoevskij, Tarkovskij, Demidoff e Caikovski e la splendida manifestazione per le vie di Firenze del 18 marzo scorso ‘DONNE PER LA PACE’ di Firenze torna in cammino con 4 appuntamenti su altrettanti ponti sull’Arno.

Il primo è per mercoledì 6 aprile alle ore 18 sul Ponte Santa Trinita dove si ritroveranno tante donne e uomini che porteranno la grande bandiera della Pace insieme a una fila di vestiti neri femminili.

I ponti come simbolo del congiungersi di sponde opposte, della comunicazione tra diverse e diversi che la guerra “sceglie” come obiettivi da distruggere.

Gli altri tre appuntamenti, intorno alla bandiera della pace in silenzio intervallato da  performance artistiche, si terranno nei tre mercoledì successivi, sempre alle 18, rispettivamente sul ponte alle Grazie (13 aprile con il coro de Le Musiquorum diretto da Maria Grazia Campus), ponte alla Carraia (20 aprile con Chiara Riondino)e Ponte Vespucci.

Donne per la Pace nasce dall’incontro di tante donne di ogni età e categoria sociale che non si arrendono alla guerra nella consapevolezza di quanta capacità costruttiva sia necessaria per la cura del vivere e quanto essa sia connessa alla pace, al disarmo, alla messa al bando dell’arsenale nucleare, condizioni indispensabili per affrontare la pandemia, la crisi climatica, alimentare ed energetica che minacciano la sopravvivenza umana, in una visione che accomuna anche tanti uomini.
Per questo l’appuntamento sui ponti chiede di cessare il fuoco e di trattare affinché la saggezza della diplomazia e la forza della politica prevalgano e scongiurare l’allargamento del conflitto.
– per il diritto all’accoglienza, senza alcuna distinzione.
– per ricordare che alle donne gli orrori della guerra riservano anche la brutalità degli stupri e della sopraffazione sessuale.
– per ricordare che le vittime delle guerre sono oggi i/le civili: donne e bambini soprattutto.

DONNE PER LA PACE
=========

Pulsante per tornare all'inizio