‘Stop Caporalato. Legalit , contratti’, il titolo della manifestazione nazionale, indetta a Bari, da Flai Cgil, Fai Cisl e Uila il prossimo 25 giugno, giorno in cui stato proclamato uno sciopero generale di otto ore di tutto il settore agricolo. ?Siamo prossimi a una nuova stagione delle grandi raccolte, nella quale ci ritroveremo ancora con lavoro nero, caporalato, sfruttamento. Con un sistema di accoglienza per i lavoratori stranieri, fatto di ghetti e baracche malsane. ? ora che in Capitanata si passi ai fatti, perch, dei tanti accordi firmati a livello regionale e nazionale, qui non abbiamo visto alcun effetto?, il commento dei segretari generali di Flai e Fai Foggia, Daniele Iacovelli e Franco Bambacigno.Tra le richieste del sindacato per arginare i fenomeni di sfruttamento e caporalato, lo sblocco del ddl 2217, fermo da febbraio al Senato. Cos come chiediamo alla Regione e alla Prefettura di lavorare per lattivazione delle misure previste nel protocollo sottoscritto a fine maggio tra ministeri del Lavoro, dellInterno e dellAgricoltura con le Regioni, gli uffici periferici di governo e Cgil, Cisl e Uil, dal quale ci aspettiamo risultati concreti?.A reclamare interventi per laccoglienza, il trasporto, una politica di accoglienza, saranno oltre 500 i lavoratori stranieri che partiranno da Foggia per la manifestazione di Bari. ?Ma non c solo la questione migranti e lo sfruttamento nella vertenza del mondo del lavoro agricolo ? ricordano Iacovelli e Bambacigno ?. I negoziati per i contratti provinciali di lavoro sono bloccati quasi ovunque, mentre il ruolo della contrattazione decentrata e della bilateralit contrattuale una delle leve per innalzare la qualit del lavoro. Chiediamo misure di sostegno alle imprese che premino un approccio etico, chi in regola con i contratti. Chiediamo un sistema pubblico pi presente, sia nellincontro tra domanda e offerta di lavoro che nel campo delle ispezioni.Lagricoltura ? rilevano i dirigenti sindacali ? tra i settori trainanti delleconomia provinciale e regionale. Investire sulla qualit del lavoro, delle produzioni, significa accrescere la ricchezza di tutto il territorio?. Flai e Fai mettono in evidenza anche la questione dei voucher in agricoltura, che non pu essere minimamente sottovalutata, in quanto si rischia lo smantellamento del sistema previdenziale bracciantile, non offrendo garanzie alle prestazioni, quali disoccupazione, malattia, maternit , fino alla contribuzione ai fini pensionistici. In tal modo, si corre lulteriore rischio di una fuga di massa dal settore, in quanto chi avrebbe interesse a restarvi o ad entrarvi non avrebbe pi tutele, e nel contempo si perderebbero le varie specializzazioni che gi da oggi cominciano a venir meno?.I sindacati ricordano che ?lutilizzo dei voucher in agricoltura era stato previsto solo per studenti lavoratori fino al 25ø anno di et , pensionati e cassaintegrati. Con lo Jobs Act, si andato oltre, allargando la sfera di applicazione, tanto che l’ultima riunione del Consiglio dei ministri ha peggiorato ancor di pi la situazione, in quanto se per gli altri settori la comunicazione agli enti preposti deve avvenire unora prima, per il settore agricolo tale procedura viene dilatata in sette giorni. Perci, la presenza dei braccianti della Capitanata sar consistente e partecipata per dire basta al caporalato, ma anche per impedire che si faccia scempio della previdenza agricola?.Ivana Galli (Flai Cgil) a Poletti, non serve n cinema, n perdita di tempo, ma subito approvazione DDL 2217?Sicuramente su una cosa siamo daccordo con il ministro Poletti e cio che per sconfiggere una piaga grave come quella del caporalato non serve il cinema, non servono annunci, ma noi diciamo che servono subito norme e leggi?. Lo dichiara Ivana Galli, Segretaria Generale FlaiCgil.?Abbiamo siglato il Protocollo anche con il Ministero del lavoro lo scorso 27 maggio, ora arrivato il momento di una legge contro il caporalato. ? passato quasi un anno dalla morte della signora Paola Clemente, che sembro scuotere le coscienze di tanti, compresa quella di tanti politici e rappresentanti delle istituzioni, ad agosto sembrava che fosse urgente sconfiggere caporalato, sfruttamento, lavoro nero. Da quella urgenza siamo arrivati ad oggi. Ha ragione il ministro, il caporalato e un fenomeno grave e antico, ed il sindacato che rappresento ne denuncia da anni la gravit e la natura strutturale. Un fenomeno antico che si presenta negli ultimi dieci anni con una rinnovata virulenza, che lo rende anello di una filiera di illegalit lunga e complessa che da tempo e sotto gli occhi di tutti, ma della quale molti sembrano accorgersi solo oggi. Ma oggi abbiamo tutti gli elementi per far s ? se c la volont da parte di tutti- di non far passare altri 100 anni per sconfiggere questa forma di sfruttamento nei confronti di tanti lavoratori agricoli e che indegna di un paese civile e moderno. La Flai Cgil, con Fai e Uila, sar il 25 giugno a Bari per una manifestazione nazionale con la quale vogliamo chiedere lapprovazione del Ddl subito, per affrontare lestate e le nuove stagioni di raccolta con nuovi ed efficaci strumenti?.
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