Domani (07/09) Primo faccia a faccia tra Bonomi e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil

Primo faccia a faccia lunedì tra il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Pierpaolo Bombardieri ma il confronto, a giudicare dalle esternazioni di questi giorni dei protagonisti, rischia di partire in salita. «È un primo incontro – dice la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti – parte con la tensione iniziale dettata dalle prese di posizione di Confindustria sui contratti rivoluzionari, Non mettiamo in discussione il patto per la fabbrica e diciamo no alla revisione del modello contrattuale. Noi chiediamo di rinnovare gli accordi che sono scaduti». Tra i temi al centro del confronto ci saranno appunto i contratti aperti a partire da quello della sanità privata a sostegno del quale è previsto uno sciopero il 16 settembre e dell’alimentare ma anche di quello dei metalmeccanici, il più «pesante» in termine di numero di lavoratori (un milione e mezzo) , scaduto a fine del 2019 e per il quale le trattative riprenderanno a settembre. Ma si parlerà del patto per la fabbrica (riprendiamo il confronto da lì, ha detto il vice presidente di Confindustria Maurizio Stirpe) con la richiesta del nuovo numero uno di Confindustria, Carlo Bonomi di rivoluzionare i contratti superando «il vecchio scambio di inizio Novecento tra salari e orari».

Sul tavolo ci sono anche le diverse posizioni sugli ammortizzatori sociali con i sindacati convinti dell’utilità del blocco dei licenziamenti e dell’utilizzo della cassa integrazione di fronte all’emergenza Covid e la Confindustria che con Bonomi ha parlato a proposito dei provvedimenti del Governo di «risorse ingenti che non hanno sciolto nessun nodo che imbriglia la crescita del nostro Paese». «La fase cruciale ed inedita che attraversa il Paese – afferma il segretario generale aggiunto della Cisl, Luigi Sbarra spiegando che sono 14 milioni le persone coinvolte dai rinnovi contrattuali – reclama una assunzione di responsabilità delle parti sociali ed assegna oggi un ruolo determinante alla contrattazione. Non è il momento dei conflitti e delle divisioni ma della ricerca della coesione sociale. Con questo spirito costruttivo incontreremo lunedì la Confindustria del nuovo presidente Bonomi». “Siamo per il rispetto delle regole condivise a partire dal patto per la fabbrica – avverte la segretaria confederale della Uil Tiziana Bocchi – ci aspettiamo che vengano rinnovati i contratti scaduti e quelli in scadenza”. da themeditelegraph.it

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