Ieri il governo avrebbe dovuto riunirsi finalmente, a due anni e mezzo dall’inizio della crisi, quindi in grande ritardo, per prendere provvedimenti per rimettere in moto la crescita del Paese. In realt non ha preso nessun provvedimento che abbia efficacia e ha promesso anche che far dei guai sulla nostra Costituzione. Lo ha detto il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, oggi a Tavarnelle Val di Pesa, rispondendo a una domanda dei giornalisti sull’azione del governo e sul rischio che le continue polemiche la paralizzino. In realt – ha aggiunto – il centro della comunicazione di ieri stata una cosa istituzionalmente gravissima, e cio il presidente del Consiglio ha detto che far causa allo Stato senza nemmeno rendersi conto che rischia di farla a se stesso, e contemporaneamente che le priorit diventano di nuovo le intercettazioni con il carico di problemi che tutto questo comporta sia per la lotta alla criminalit che per la libert di stampa. Il Paese ha altri problemi e i cittadini, in particolare le donne, vorrebbero sentirsi persone con la loro dignit e non oggetti di transazioni non meglio definite. Ad una domanda se il segretario della Cgil abbia timore ‘per la tenuta democratica del Paese’, Camusso ha replicato di avere grande fiducia nell’Italia. Fiducia – ha spiegato – in un Paese che ha saputo passare prove molte difficili e ha sempre saputo reagire. Quindi il mio pensiero, la mia speranza che anche questa volta il Paese sappia reagire di fronte a un comportamento davvero molto pericoloso sul piano del conflitto istituzionale e per la non risposta ai problemi economici. (ANSA).
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