ÿNel 2009 i distretti toscani hanno perso il 17,5% a livello di export, pari a 1,8 miliardi euro, ma con un risultato migliore del resto d’Italia dove il calo medio stato del 22,1%. Nel complesso l’export dei distretti toscani nel 2009 ha registrato un valore di 6,5 miliardi di euro. E’ quanto emerso oggi a Firenze dal primo rapporto di Banca Crf sull’economia del territorio, curata dal servizio studi di Intesa Sanpaolo. Lo studio stato presentato dal direttore generale di Banca Crf, Luciano Nebbia, insieme a Stefania Trenti e Fabrizio Guelfa del servizio studi. Ad andare meglio della Toscana, stato spiegato, solo i distretti della Campania perch specializzati in produzioni alimentari che hanno risentito meno del calo delle esportazioni. A livello regionale hanno tenuto maggiormente le produzioni meno cicliche come la carta del distretto lucchese di Capannori (-6,1%) o l’oreficeria aretina (-14,1%), mentre i cali maggiori si sono registrati per la ceramica di Sesto Fiorentino (-28,7%), i mobili di Poggibonsi-Sinalunga nel senese (-23,1%) o le calzature di Lucca (-20,8%). Caso a s il distretto pratese che nel complesso ha perso il 16,4%, con un calo dei filati del 8,7% e dei tessuti del 24,9% a cui ha fatto da contraltare una crescita del 9,6% dell’abbigliamento. A livello di sbocco commerciale, il principale mercato di riferimento per i distretti toscani la Francia, dove il calo della domanda si limitato al 5%, grazie anche all’oreficeria (+19,8%) che nel secondo semestre del 2009 ha registrato un forte incremento di valori. Segnali di ripresa, stato spiegato, si sono registrati nell’ultimo trimestre dell’anno, specialmente sui mercati asiatici per quanto riguarda le vendite estere di pelle e calzature. Restano invece deboli le prospettive per la domanda interna. Quest’analisi – ha spiegato Nebbia – importante perch ci permette di monitorare le economie locali. Questo ci aiuta specie in quest’anno in cui dovremmo cercare di affrontare al meglio il tema del credito avendo a che fare con i bilanci 2009 che arriveranno in condizioni non belle, e con aziende che invece hanno gi qualche spiraglio di uscita dalla crisi. Per Nebbia mai come ora il sistema bancario dovr dimostrare di essere bravo, trovando gli spunti e le motivazioni per accompagnare le aziende verso la ripresa. (ANSA).
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