Crisi Toscana: Lami (Cgil) ‘Come rilanciare un’economia che ha quattro velocit…’

Lo spauracchio dell’economia resta sempre il declino industriale. Dal 2008, primo anno di recessione, il settore manifatturiero ha perso il 20% della produzione, insieme a migliaia d’imprese e 64mila posti di lavoro. La timida ripresa in atto (+0,8% il Pil nel 2015, +1,2% la stima per quest’anno), del resto, non sembra in grado di cambiare le cose in maniera sostanziale, a fronte dei tanti punti di crisi ancora aperti. Una situazione che nei giorni scorsi ha spinto il segretario generale della Fiom-Cgil toscana, Massimo Braccini, a parlare di ®futuro industriale compromesso¯.Un allarme rispetto al quale Mirko Lami, membro della segreteria regionale della Cgil, con delega allo sviluppo, alle attivit… produttive e al lavoro, in questa intervista a Toscana24 allarga l’orizzonte alle prospettive che i cambiamenti in atto a livello globale stanno aprendo, a condizione di saper cogliere le opportunit…, sul fronte imprenditoriale come su quello del sindacato. La priorit…, per Lami, Š rappresentata dal riequilibrio tra le diverse aree della regione.La Toscana a due velocit… contribuisce al declino industriale e rallenta la ripresa?Il declino purtroppo Š un dato di fatto e l’economia regionale, a mio modo di vedere, ha quattro velocit… e non soltanto due, come viene comunemente dipinta nella tradizionale divisione tra costa e zone interne.PerchŠ quattro?Le unit… di crisi aperte in Regione da inizio gennaio, a cui ho partecipato, riguardano 37 aziende con 11mila lavoratori complessivi: lo spaccato geografico dice con chiarezza che il grosso del problema Š in provincia di Livorno, dove ci sono nove aziende in difficolt… e i posti a rischio sono 5.500, cioŠ la met… del totale regionale. La seconda provincia, per dimensione del problema, Š quella di Firenze con otto imprese in crisi e 1.500 dipendenti a rischio. Gli altri due punti di maggior difficolt… sono il Grossetano, dove ogni mille abitanti ci sono appena 31 addetti nei comparti del manifatturiero, rispetto ai 76 nel resto della regione; e l’area di Massa Carrara, dove si sono verificati sei incidenti mortali sul lavoro da inizio d’anno e dove l’economia rischia una sorta di stagnazione.Il distretto del marmo, per la verit…, registra un dinamismo incoraggiante…Il settore va benino, ma solo per quanto riguarda la parte estrattiva, perchŠ poi i materiali vengono in prevalenza esportati e non creano posti di lavoro sul territorio. Adesso c’Š anche l’incognita dello scalo portuale destinato a finire sotto l’Autorit… di La Spezia, con tutte le incertezze del caso in termini di punti di riferimento istituzionali. Massa Carrara e Grosseto rappresentano due problematiche e contribuiscono a peggiorare il quadro generale della regione che, a macchia di leopardo, mostra molti punti di crisi. Il quadro complessivo Š oggettivamente preoccupante.Il polo siderurgico di Piombino, che contribuisce in modo sostanziale alla criticit… della provincia di Livorno, sembra aver imboccatto la strada giusta con i programmi del gruppo algerino Cevital: qual Š il suo giudizio su questa prospettiva di rilancio?Sono sempre stato ottimista su Piombino. Tra il 2009 e il 2010 hanno chiuso molti impianti siderurgici in Europa, ma personalmente non ho mai pensato che potesse scomparire un polo industriale strategico come quello di Piombino, con il porto e una cockeria nuova. Poi, invece, hanno chiuso l’altoforno. E meno male che Š arrivata Cevital, che vuol dire Issad Rebrab, l’uomo pi— ricco del suo Paese e l’ottavo del continente africano. Non c’erano alternative all’offerta di Cevital e anche se qualcuno diceva che il vero interesse degli algerini era rappresentato dallo scalo portuale, oggi uno dei pi— interessanti del Mediterraneo con fondali di 20 metri, siamo arrivati a poche settimane fa quando Cevital ha annunciato l’acquisto del forno elettrico e del laminatoio per le rotaie. Come faccio a non essere ottimista. Dobbiamo crederci e stare con il fiato sul collo di Rebrab perchŠ il piano annunciato si realizzi.Quando rientreranno a lavoro gli 800 dipendenti ancora in cassa integrazione?Aferpi, la societ… del gruppo Cevital che gestisce l’operazione, ha gi… assunto 1.300 persone: le ultime 800 toneranno in azienda entro il 6 novembre prossimo. Siccome serviranno due anni per far ripartire l’impianto industriale, tratteremo per applicare a turno la solidariet… con il 40% di orario. Una volta a regime, l’azienda impiegher… 1.500 dipendenti e gli altri troveranno spazio nelle attivit… agroindustriali e della logistica previste dall’accordo di programma. Rimane il problema dell’indotto.Quante persone coinvolge?Circa 400. Per loro stiamo pensando di sperimentare uno strumento nuovo che ci consenta di arrivare al momento dell’apertura del forno elettrico. L’idea Š di coinvolgere tutto questo personale in attivit… di formazione. Il mondo sta cambiando e parlare di industria 4.0, di green job oppure di economia circolare significa aprire orizzonti nuovi, per affrontare i quali serve appunto formazione.Ma Cevital vuol fare acciaio….S, Rebrab pensa a un business di nicchia e in prospettiva si prepara a rifornire di rotaie il mercato africano, quando partir…. Uno scenario interessante. Ma questo non toglie che ci sia la necessit… anche di guardare ai nuovi settori che si aprono grazie alla tecnologia. Del resto non Š un caso se l’85% delle aziende fallite in questi anni non usavano Internet per lavorare. Serve dunque la formazione e servono le infrastrutture, come la Tirrenica e la bretella d’ingresso a Piombino, la 398, altrimenti rischiamo di rallentare il rilancio del polo siderurgico e lo sviluppo del porto con le attivit… di logistica.Gli accordi di programma funzionano?Quello di Piombino s. Anche a Livorno le cose si stanno muovendo bene. Per quanto riguarda Massa, invece, serve una spinta da parte del Governo. Ci sono progetti e investimenti possibili che aspettano che l’intesa sia messa nero su bianco. Dico solo che i cinesi di Prato lavorano con il porto di Spezia, ma potrebbero benissimo farlo con Carrara, risparmiando anche un po’ di strada.E Grosseto? Il presidente della Regione, Enrico Rossi, ha dato la sua disponibilit… a valutare un’ipotesi di accordo di programma anche per il Sud della Toscana, se la richiesta arriver… dal territorio…Il punto Š questo: la Maremma e il Grossetano hanno grandi potenzialit…, ma devono trovare le imprese disposte a investire. Ci vuole coraggio e voglia di rischiare, come nel caso dei prosciutti di CasaModena prodotti sull’Amiata, grazie proprio agli investimenti in tecnologia e alla scelta della qualit….Il Piano regionale di sviluppo indica l’obiettivo di creare 50mila posti di lavoro da qui al 2020: lo ritiene credibile?Si tratta di un traguardo ambizioso ma possibile, con lo scenario in movimento e il mondo che si allarga. Bisogna che ci credano gli imprenditori.Non pensa che anche il sindacato debba fare un po’ di autocritica?Da parte nostra serve un grande sforzo: basta con le bandierine di parte, che non ci portano lontano. Dobbiamo ripartire dal basso, cioŠ dalle Camere del lavoro dove i problemi veri vengono affrontati, e ragionare in maniera nuova. Soprattutto in maniera unitaria.CioŠ?Voglio dire che mi pare indispensabile andare verso un sindacato unico.Di Cesare Peruzzi per toscana24.ilsole24ore.com

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