Sono stati 42 i tavoli di crisi su altrettante vertenze aperti e seguiti dall’Unit di crisi lavoro della Regione Toscana nel periodo dal 1 novembre 2016 al 31 gennaio 2017, per un totale di 10.379 lavoratori coinvolti (sia dipendenti diretti che indiretti) e 8.314 posti di lavoro a rischio. Di questi, i tavoli attivati per la prima volta in quest’ultimo periodo sono 17, per 1.994 lavoratori coinvolti e 869 posti di lavoro che risultano a rischio (si riferiscono, cio, ad aziende in cui vi siano esuberi dichiarati o si faccia ricorso ad ammortizzatori sociali). Ecco le aziende con tavoli attivi nel periodo considerato. Firenze: Bekaert (ex Pirelli), Braccialini, Carapelli, Cavalli, Cementir Sacci, Cibis – Centro Commerciale I Gigli, Emilio Pucci, Fondazione Maggio Fiorentino, Il Ponte, La Falegnami, Malo, Mercatone Uno in A.S., Richard Ginori, Sims, Targetti. Arezzo: Cantarelli, Consorzio Terranuova. Grosseto: Abbigliamento Grosseto. Livorno: Aferpi, Cave di Campiglia,Consorzio Gruppo Greco,Donati Laterizi, Elettra Energia, Grandi Molini Italiani, Magona (Arcelor Mittal), Provincia Livorno Sviluppo,Trailer. Pisa: AtiSaleLocatelli Saline, Cassa Risparmio di S. Miniato, Ericsson, Italiaonline, Geofor, Officine Ristori, Smith International, Teseco. Lucca: Toscana Pane; Massa Carrara: Costa Mauro, Eaton, Sanac. Siena: Coop. La Boscaglia, Whirlpool, Floramiata. Il grosso delle vertenze seguite in questi mesi per settore e distribuzione percentuale dei posti di lavoro a rischio (esuberi o ammortizzatori) riguarda il settore dell’industria (86%) e, solo in percentuale minima, quelle legate ad agricoltura (4%), commercio, magazzinaggio, alloggio e ristorazione (4%). In misura minore vi rientrano attivit finanziarie e assicurative (2%), informazione e comunicazione, edilizia, servizi (1%). Il 2016 Nel corso del 2016, osservando pi da vicino i settori industriali colpiti dalla crisi, risultano pi numerosi i tavoli aperti nel settore del manifatturiero: metallurgia e siderurgia (51%), metalmeccanica (15%), altro manifatturiero (21,4%). Pi contenuti i numeri di tessile abbigliamento (7,5%), gomma, cotto, ceramica, vetro e cristallo (4,9%). Oltre ai numeri delle vertenze, il report d anche conto delle dimensioni aziendali delle imprese (solo unit produttive toscane) coinvolte in tavoli di crisi nel corso del 2016: nel 53% dei casi si tratta di unit produttive con un numero medio di addetti compreso fra 51 e 250; il 23% delle aziende ha pi di 250 addetti, il 19% fra 16 e 50 e il 2% ha 15 o meno addetti. Nel 56% dei casi le aziende passate per i tavoli dell’unit di crisi appartengono a gruppi o, comunque, ad aziende con stabilimenti anche fuori regione, mentre il 44% composto da aziende che non appartengono a gruppi. (ANSA).
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