CRISI: CGIL, PER USCIRNE RILANCIARE STATO SOCIALE

Difendere i redditi, estendere e migliorare la qualita’ dei servizi sociali e socio sanitari, rilanciare lo stato sociale come strumento universalistico per l’affermazione delle tutele e dei diritti di tutti, senza discriminazione alcuna. Sono queste in estrema sintesi le linee di intervento che la Cgil ha avanzato oggi nel corso del convegno ‘Welfare contro la crisi, ed oltre di presentazione di una specifica iniziativa sindacale, legata alle questioni del welfare, sui temi della contrattazione sociale, sia a livello nazionale che a quello territoriale, e che si inserisce nel percorso di mobilitazione che portera’ la Cgil alla manifestazione nazionale del 4 aprile a Roma.La nostra battaglia per la estensione dei diritti di cittadinanza e della protezione sociale – ha detto nel corso dell’iniziativa la segretaria confederale della Cgil, Morena Piccinini – deve oggi fare i conti con una realta’ dove non solo cresce la disoccupazione ma anche la soglia delle persone che pur avendo reddito non hanno pero’ risorse sufficienti per una vita dignitosa.Da queste considerazioni della dirigente sindacale, la Cgil avanza proposte per il rilancio della contrattazione come strumento di tutela: ridefinire il finanziamento sanitario, all’interno di questo dare continuita’ al Patto per la Salute cosi’ come la necessita’ di finanziare l’abolizione del super ticket da 10 euro; ricostituire il Fondo nazionale per la Non Autosufficienza, cancellato dal Governo dal 2010; approvare i nuovi Livelli Essenziali di Assistenza Sanitaria, sbloccando il decreto fermato dal Governo, e definire finalmente i Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali; adeguare il finanziamento del Fondo delle Politiche Sociali, e finanziare con un’apposita misura un Piano nazionale di lotta alla poverta’ e alla esclusione sociale; ripristinare le risorse assegnate alla contrattazione integrativa dei settori pubblici; confermare e applicare rigorosamente il Testo Unico in materia di sicurezza del lavoro.Sul versante regionale e territoriale, il ruolo di Regioni e Comuni sulle politiche di sostegno al reddito e per la realizzazione di un buon welfare locale e’ per la Cgil decisivo. Da qui alcune proposte di sostegno al reddito: politiche di controllo e contenimento dei prezzi – con panieri di beni e prezzi bloccati, gruppi di acquisto solidali, mercati di filiera, mercati dell’ultimo minuti – e di contenimento tariffario da realizzare attraverso la generalizzazione della tariffa sociale rapportata al reddito; interventi straordinari a sostegno delle persone che nella crisi subiscono una consistente riduzione del reddito; politiche integrate tra la fruizione di ammortizzatori sociali e politiche di formazione e riqualificazione delle competenze lavorative; politiche abitative per aumentare l’offerta di alloggi pubblici, con forme di microcredito e mutui sociali agevolati; supporto per il pagamento dell’affitto evitando cosi’ gli sfratti per morosita’; infine, in ogni comune vanno attuate azioni di contrasto dell’evasione fiscale, anche per acquisire risorse da destinare ai soggetti maggiormente colpiti dalla crisi.asca

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