Crisi: Bankitalia,anche in Toscana ripresa fragile in 2015. Ancora 6 punti di Pil da recuperare sul precrisi

Ripresa fragile anche in Toscana, come ha detto il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco parlando della situazione italiana: Qui si individuano gli stessi segnali di ripresa rilevati a livello nazionale, per cui l’espressione del governatore Š molto appropriata, ha affermato Luisa Zappone, direttrice della sede di Firenze di Bankitalia, presentando alla stampa il nuovo rapporto sull’economia regionale. Nel 2015 il Pil Š cresciuto di quasi un punto, cos come la produzione industriale. I dati per il 2015 sono positivi in modo abbastanza univoco, afferma Michele Benvenuti, responsabile dell’Ufficio studi della sede di Firenze, secondo cui per• rispetto alla situazione prima della crisi dobbiamo recuperare ancora molto, sei punti di Pil. La novit… Š che insieme alla domanda estera Š tornata la domanda interna, con i consumi delle famiglie e gli investimenti delle imprese.(ANSA).Credito:Toscana; Bankitalia, su in 2015 a famiglie e impreseTornano a crescere i prestiti bancari in Toscana: secondo il rapporto della Banca d’Italia sull’economia regionale, presentato oggi, i finanziamenti alle famiglie consumatrici da banche e societ… finanziarie sono cresciuti dello 0,9% nel 2015, mentre il credito al settore produttivo Š cresciuto dello 0,3%, con andamento ancora negativo per l’edilizia. Il tasso medio applicato sui mutui per la casa Š sceso di mezzo punto al 2,6%, mentre i tassi sui prestiti a breve termine alle imprese sono scesi di quasi un punto percentuale, al 5,7%. Tuttavia la media dei quattro trimestri dell’incidenza delle nuove sofferenze in rapporto ai prestiti in essere all’inizio di ciascun periodo Š stata pari al 3,6%, in leggero aumento rispetto all’anno precedente, e quasi un punto percentuale in pi— della media italiana. In parallelo, si riducono i passaggi da posizioni ‘in bonis’ a prestiti caratterizzati da forme meno gravi di anomalia. I depositi detenuti dalle famiglie e dalle imprese hanno continuato a crescere (3,3%), quasi del tutto per via dell’andamento dei conti correnti.(ANSA).Confindustria: Messeri, deve diventare agenzia di sviluppoConfindustria deve ripensare il suo ruolo, smettere i panni un po’ logori della corporazione, e vestire quelli sempre pi— dinamici di una agenzia di sviluppo per i suoi associati, ponendosi nella logica di aiutare le imprese, fornendo a chi Š rimasto indietro una cassetta degli attrezzi per uscire dal galleggiamento. Lo ha affermato Massimo Messeri, presidente di Confindustria Firenze, intervenendo alla presentazione del rapporto di Bankitalia sull’economia regionale. Abbiamo gi… scontato – ha spiegato – una selezione della nostra base produttiva. Ma c’Š ancora per fortuna una ‘terra di mezzo’ fatta da imprese che sono riuscite a resistere puntando sul ribasso dei prezzi e sul taglio delle voci di bilancio strategiche, come l’investimento in ricerca, sviluppo e innovazione. Qui sta il terreno del nostro impegno comune: come Confindustria e come sistema del credito. (ANSA).

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