Coronavirus: Toscana, 668 nuovi casi, 22 i decessi. Tasso positività nuovi testati 10.1%

In Toscana sono 138.618 i casi di positività al Coronavirus, 668 in più rispetto a ieri (658 confermati con tampone molecolare e 10 da test rapido antigenico). I nuovi casi sono lo 0,5% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,4% e raggiungono quota 123.860 (89,4% dei casi totali). Oggi sono stati eseguiti 9.554 tamponi molecolari e 3.074 tamponi antigenici rapidi, di questi il 5,3% è risultato positivo. Sono invece 6.620 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 10,1% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 10.440, +1,7% rispetto a ieri. I ricoverati sono 758 (6 in più rispetto a ieri), di cui 108 in terapia intensiva (1 in meno). Oggi si registrano 22 nuovi decessi: 17 uomini e 5 donne con un’età media di 78,7 anni.
Si è avviata dal 27 dicembre 2020 la campagna vaccinale anti-Covid. Alle 12.00 di oggi sono state effettuate complessivamente 149.214 vaccinazioni, 4.456 in più rispetto a ieri (+3,1%), tenendo presente che le Aziende del Sistema Sanitario Regionale proseguono per l’intera giornata. La Toscana è la 9° regione per percentuale di dosi somministrate su quelle consegnate (l’88% delle 169.530 consegnate), per un tasso di vaccinazioni effettuate di 4.008 per 100mila abitanti (media italiana: 4.178 per 100mila).
L’età media dei 668 nuovi positivi odierni è di 46 anni circa (il 14% ha meno di 20 anni, il 25% tra 20 e 39 anni, il 33% tra 40 e 59 anni, il 20% tra 60 e 79 anni, l’8% ha 80 anni o più).
Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri (658 confermati con tampone molecolare e 10 da test rapido antigenico). Sono 38.485 i casi complessivi ad oggi a Firenze (191 in più rispetto a ieri), 11.736 a Prato (60 in più), 11.899 a Pistoia (77 in più), 8.763 a Massa-Carrara (43 in più), 14.172 a Lucca (72 in più), 18.515 a Pisa (64 in più), 10.761 a Livorno (60 in più), 12.518 ad Arezzo (37 in più), 6.535 a Siena (48 in più), 4.679 a Grosseto (16 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni.
Sono 345 i casi riscontrati oggi nell’Asl Centro, 223 nella Nord Ovest, 102 nella Sud est.
La Toscana si trova al 13° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 3.724 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 4.357 per100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Prato con 4.546 casi per 100.000 abitanti, Massa-Carrara con 4.519, Pisa con 4.384, la più bassa Grosseto con 2.119.
Complessivamente, 9.682 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (169 in più rispetto a ieri, più 1,8%).
Sono 21.974 (100 in più rispetto a ieri, più 0,5%) le persone, anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate (ASL Centro 7.348, Nord Ovest 5.683, Sud Est 8.943).
Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti COVID oggi sono complessivamente 758 (6 in più rispetto a ieri, più 0,8%), 108 in terapia intensiva (1 in meno rispetto a ieri, meno 0,9%).
Le persone complessivamente guarite sono 123.860 (471 in più rispetto a ieri, più 0,4%): 317 persone clinicamente guarite (stabili rispetto a ieri), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 123.543 (471 in più rispetto a ieri, più 0,4%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con tampone negativo.
Oggi si registrano 22 nuovi decessi: 17 uomini e 5 donne con un’età media di 78,7 anni.
Relativamente alla provincia di residenza, le persone decedute sono: 4 a Firenze, 1 a Prato, 4 a Pistoia, 2 a Lucca, 5 a Pisa, 4 a Livorno, 2 a Arezzo.
Sono 4.318 i deceduti dall’inizio dell’epidemia cosi ripartiti: 1.450 a Firenze, 293 a Prato, 314 a Pistoia, 435 a Massa Carrara, 409 a Lucca, 501 a Pisa, 304 a Livorno, 268 ad Arezzo, 173 a Siena, 109 a Grosseto, 62 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.
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ITALIA

Covid: 11.641 positivi, 270 vittime Tasso positività 5.6% (ieri 4.7%)
Nelle ultime 24 ore sono stati 11.641 i test positivi al coronavirus registrati in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri i test positivi erano stati 13.442. Le vittime sono 270, a fronte delle 385 di ieri.
Le vittime ufficiali salgono a 91.273, mentre i casi totali sono ora 2.636.738. Gli attualmente positivi sono scesi a 427.024, appena 10 in meno di ieri. I guariti e i dimessi sono 2.118.441 (+11.380), mentre in isolamento domiciliare ci sono 405.651 persone, in aumento di 135 unità.
Sono stati 206.789 i test (tamponi molecolari e antigenici) effettuati nelle ultime 24 ore in Italia (ieri erano stati 282.407), con un tasso di positività del 5,6% (ieri era stato del 4,7%, quindi 0,9% in più oggi).
Le persone ricoverate in terapia intensiva in Italia per il Covid-19 sono 2.107, in calo di 3 unità rispetto a ieri, nel saldo tra entrate ed uscite. Gli ingressi giornalieri sono stati 105. I ricoverati con sintomi sono invece 19.266, in calo di 142 rispetto a ieri. (ANSA).
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Covid: Ciccozzi, non creiamo un  isterismo sulle varianti. Le varianti non bucano mascherina, seguire regole ‘Dobbiamo evitare di infettarci’
“Non creiamo un isterismo sulle varianti, di varianti ce ne sono tantissime. Ne avrà fatte a centinaia questo virus, lui ci fa vedere quelle che a lui danno un vantaggio, ma ne avrà scartate centinaia che non gliene davano nessuno. La variante è tipica del virus, è inutile allarmarsi più di tanto. “Dobbiamo evitare di infettarci come abbiamo sempre fatto. In base alle conoscenze attuali, non è che la variante buca la mascherina, se si indossa la mascherina e si sta a distanza e si seguono le regole, variante o non variante non ti infetti”.
Così all’ANSA l’epidemiologo molecolare dell’Università Campus Biomedico di Roma, Massimo Ciccozzi, sulla paura varianti e aggiunge: “Magari dobbiamo utilizzare monoclonali ad hoc, come terapia, dobbiamo utilizzare degli antivirali ad hoc. Io che ho fatto il vaccino ho la mascherina e mantengo le distanze perché non sappiamo se con il vaccino possiamo infettarci, sicuramente sappiamo che se ci infettiamo non va più in polmonite, perché il vaccino ci protegge; però magari potremmo infettarci e potremmo trasmettere agli altri, ecco perché dobbiamo metterci la mascherina anche con il vaccino”. Da qui il rinnovo dell’appello: “Sempre mascherina e distanza, evitare assolutamente gli assembramenti, altrimenti, con tutti i vaccini, con tutti i monoclonali, rischiamo di andare in lockdown un’altra volta e non ce lo possiamo permettere. Quindi dobbiamo essere bravi noi, siamo stati bravi un anno, dobbiamo stare bravi un altro po’ di tempo, non sappiamo quanto, ma ancora un po’ di tempo”. (ANSA).

 

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