Coronavirus: Toscana, 243 nuovi casi e nessun decesso Nuovi testati positivo 5.7%

In Toscana sono 245.976 i casi di positività al Coronavirus, 243 in più rispetto a ieri (238 confermati con tampone molecolare e 5 da test rapido antigenico). I nuovi casi sono lo 0,1% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,01% e raggiungono quota 237.022 (96,4% dei casi totali). Oggi sono stati eseguiti 5.879 tamponi molecolari e 4.311 tamponi antigenici rapidi, di questi il 2,4% è risultato positivo. Sono invece 4.229 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 5,7% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 2.056, +11,4% rispetto a ieri. I ricoverati sono 82 (2 in più rispetto a ieri), di cui 16 in terapia intensiva (1 in meno). Oggi non si registrano nuovi decessi.
Alle 12.00 di oggi sono state effettuate complessivamente 3.569.014 vaccinazioni, 27.691 in più rispetto a ieri (+0,8%), tenendo presente che le Aziende del Sistema Sanitario Regionale proseguono per l’intera giornata. La Toscana è la 18° regione per % di dosi somministrate su quelle consegnate (l’89,6% delle 3.982.965 consegnate), per un tasso di vaccinazioni effettuate di 97.293 per 100mila abitanti (media italiana: 103.114 per 100mila).
L’età media dei 243 nuovi positivi odierni è di 28 anni circa (38% ha meno di 20 anni, 41% tra 20 e 39 anni, 16% tra 40 e 59 anni, 3% tra 60 e 79 anni, 2% ha 80 anni o più).
Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri (238 confermati con tampone molecolare e 5 da test rapido antigenico). Sono 68.008 i casi complessivi ad oggi a Firenze (81 in più rispetto a ieri), 22.771 a Prato (30 in più), 23.133 a Pistoia (18 in più), 13.386 a Massa (8 in più), 24.883 a Lucca (35 in più), 29.373 a Pisa (14 in più), 17.600 a Livorno (6 in più), 22.977 ad Arezzo (15 in più), 13.993 a Siena (20 in più), 9.297 a Grosseto (16 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni.
Sono 131 i casi riscontrati oggi nell’Asl Centro, 61 nella Nord Ovest, 51 nella Sud est.
La Toscana si trova al 12° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 6.705 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 7.230 x100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Prato con 8.893 casi x100.000 abitanti, Pistoia con 7.954, Pisa con 7.054, la più bassa Grosseto con 4.254.
Complessivamente, 1.974 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (208 in più rispetto a ieri, più 11,8%).
Sono 7.768 (359 in più rispetto a ieri, più 4,8%) le persone, anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate (ASL Centro 2.914, Nord Ovest 4.263, Sud Est 591).
Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti COVID oggi sono complessivamente 82 (2 in più rispetto a ieri, più 2,5%), 16 in terapia intensiva (1 in meno rispetto a ieri, meno 5,9%).
Le persone complessivamente guarite sono 237.022 (33 in più rispetto a ieri, più 0,01%): 0 persone clinicamente guarite (stabili rispetto a ieri), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 237.022 (33 in più rispetto a ieri, più 0,01%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con tampone negativo.
Restano quindi 6.898 i deceduti dall’inizio dell’epidemia cosi ripartiti: 2.224 a Firenze, 602 a Prato, 632 a Pistoia, 527 a Massa Carrara, 667 a Lucca, 702 a Pisa, 417 a Livorno, 510 ad Arezzo, 337 a Siena, 189 a Grosseto, 91 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.
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Focolaio a maxischermo Firenze, 3 positivi, 9 in quarantena
Un focolaio con tre persone positive e nove in quarantena si è registrato a Firenze dove alcune persone avevano assistito alla finale degli Europei tra Italia e Inghilterra davanti al maxischermo di un locale all’aperto. A riportare la notizia del focolaio davanti al maxischermo il quotidiano La Nazione. La Asl Toscana centro fa sapere che il rialzo dei casi di quest’ultimo periodo è dovuto dai rientri di gruppi di giovani dalle vacanze, soprattutto da Spagna e Grecia. Si tratta di ragazzi di età compresa tra i 16 e i 25, la maggior parte non vaccinati o con una sola dose e che presentano sintomi molto lievi. (ANSA).
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ITALIA
Covid: 3.127 positivi, 3 vittime Tasso positività 1.9% (ieri 1.3%)
Salgono ancora leggermente i positivi ai test per i Covid individuati nelle ultime 24 ore, sono 3.127 secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 3.121. Sono invece appena 3 le vittime in un giorno, mentre ieri erano state 13.
I casi in Italia dall’inizio dell’epidemia sono 4.287.458, i morti 127.867. I dimessi ed i guariti sono invece 4.113.478, con un incremento di 501 rispetto a ieri. Gli attualmente positivi sono 46.113, in aumento di 2.622 unità nelle ultime 24 ore. Le persone in isolamento domiciliare sono 44.821 (+2.603).
Sono 165.269 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia. Ieri erano stati 244.797. Il tasso di positività è dell’1,9%, in aumento rispetto all’1,3% di ieri (+0,6%).
Sono 156 i pazienti in terapia intensiva per il Covid in Italia, in calo di 6 nel saldo tra entrate e uscite, dato che torna a scendere dopo tre giorni consecutivi di risalita. Gli ingressi giornalieri sono 3 (ieri 9). I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 1.136, quindi 25 in più rispetto a ieri. (ANSA).

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Covid: Locatelli, sì al Green Pass anche al ristorante  Penso a concerti, eventi, stadi, cinema, teatri piscine palestre
Sì all’estensione dell’uso del Green Pass anche al ristorante e massimo impegno per aumentare le coperture del personale scolastico. Lo dice in un’intervista a ‘La Repubblica’ Franco Locatelli, coordinatore del Cts e presidente dell’Istituto superiore di sanità: “I dati indicano una ripresa netta della circolazione virale nel Paese” e “si cominciano a osservare gli effetti dei festeggiamenti per gli Europei. Per Locatelli vanno fatte scelte “per contrastare la ripresa della circolazione virale. Dare accesso a determinate attività a chi è stato vaccinato, o comunque ha il certificato verde, è una strategia inevitabile. Penso a concerti, grandi eventi, stadi, cinema, teatri, piscine palestre” e “chi esita a tornare nei ristoranti credo che lo farebbe con più tranquillità sapendo che vi hanno accesso persone con il certificato”. Inoltre “come Cts abbiamo chiesto di incentivare al massimo la vaccinazione del personale scolastico”. L’importante “è eliminare le disparità nelle percentuali di vaccinazione” tra le varie regioni, per “far ripartire la scuola”. È importante anche “dare corso alla vaccinazioni tra i giovani, anche se la priorità è mettere in sicurezza chi rischia di più”. Per quanto riguarda le discoteche, come tecnici è stato dato “il perimetro delle riaperture: solo in zona bianca, solo all’aperto, solo con il Green Pass e solo al 50% della capienza autorizzata. Sui tempi non ci siamo espressi perché non vi erano elementi scientifici”. La riforma “degli indicatori che portano in zona gialla ha senso, “perché abbiamo la variabile della copertura vaccinale. Dobbiamo guardare i ricoveri, il parametro più rilevante rispetto all’impatto sui sistemi sanitari e anche per il rischio di letalità. Però l’impatto compiuto sull’ occupazione dei letti di medicina e terapia intensiva lo vedremo solo tra un paio di settimane”. Pensare a nuove chiusure “è largamente prematuro”. Poi “magari possono essere considerate zone rosse puntuali come quella di Piazza Armerina in Sicilia”. (ANSA).
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Covid: Abrignani, vaccinandoci tutti virus come influenza  Il Green pass buon compromesso. Non bisogna pensare che tutto sia finito, ma “correre a vaccinarsi se non lo abbiamo ancora fatto. Essere accorti nei comportamenti e nel programmare le nostre vacanze per non esporci al rischio di ritrovarsi in situazioni difficili da gestire”. Lo dice in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ Sergio Abrignani, immunologo del Cts. “L’esperienza di Paesi dove la variante Delta ha preso a diffondersi un mese prima dell’Italia ci indica che il Covid potrebbe essere declassato a un’influenza con un semplice gesto – aggiunge – se tutta la popolazione si sbrigasse a vaccinarsi il rischio di piangere altri morti diventerebbe insignificante”. Abbiamo sempre “2,4 milioni di over 60 scoperti, il 15%. Sono un grande problema in effetti. Il 98% dei decessi riguardano queste fasce d’età” spiega. Abrignani è per l’obbligo vaccinale “ma ci vorrebbe una legge ad hoc che porterebbe con sé polemiche infinite. Invece serve compattezza. Ecco allora che una forma di obbligo indiretto come lo strumento della certificazione verde appare un buon compromesso. Non c’è coercizione però se vuoi partecipare a eventi e occasioni pubbliche devi munirti del biglietto”. Abrignani condivide “l’impostazione del presidente francese Macron. Da noi bisognerà ispirarsi a quel modello”. Comunque nelle terapie intensive e nei reparti di medicina “la situazione è sotto controllo. Ci aspettiamo un tasso di letalità 10 volte inferiore rispetto a quando i vaccini non erano disponibili. Il 55% degli italiani ha ricevuto almeno una dose e il 38% ambedue. L’età media dei contagiati si è abbassata sotto i 30 anni. Nei giovani i casi di malattia grave e complicanze sono estremamente rari”. (ANSA).
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