La volont di questa Giunta privilegiare il recupero e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente e delle aree gi urbanizzate rispetto al nuovo consumo di suolo agricolo, accompagnando le enunciazioni di principio gi presenti nella legge vigente con dispositivi operativi adeguati. Lo ha detto, informa una nota, l’assessore all’urbanistica Anna Marson illustrando alla commissione ambiente del Consiglio regionale gli obiettivi della riforma della legge urbanistica toscana del 2005. La rivistazione della norma, ha spiegato l’assessore, volta a perfezionare la disciplina dei procedimenti per gli strumenti e gli atti di governo del territorio, eliminando incertezze interpretative e codificando alcuni passaggi oggi non ben definiti. Sul fronte dell’edilizia, la revisione della legge punta a correggere le parti non coerenti con il Testo unico in materia e predisporre i contenuti essenziali di un regolamento edilizio-tipo, con valenza di linee guida di livello regionale che indichi anche la documentazione tecnica minima obbligatoria per la formazione dei titoli edilizi. Per il presidente della commissione Vincenzo Ceccarelli (Pd) gli indirizzi tracciati da Marson colgono i nodi pi importanti. Penso – ha aggiunto – al rafforzamento degli strumenti di valutazione, all’introduzione del piano intercomunale, alla ridefinizione della commissione paritetica e, soprattutto, al rapporto conformativo tra piano strutturale e regolamento urbanistico. Nel corso del dibattito il Pdl ha presentato una mozione che ha come obiettivi la trasparenza, la partecipazione e la tracciabilit delle scelte. In commissione intervenuto anche l’assessore all’ambiente Anna Rita Bramerini, che ha illustrato una prima informativa che punta a ridisegnare le aree a rischio sismico della Toscana, semplificando anche i metodi di controllo che in passato hanno creato lentezze eccessive. (ANSA).
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