CONSIGLIO: TOSCANA; NO A IPOTESI VENDITA AZIENDA SUVIGNANO

L’azienda agricola Suvignano a Monteroni d’Arbia (Siena), confiscata alla mafia alcuni anni fa, non deve essere ceduta. Il prefetto e tutti i soggetti titolati a decidere sono invitati a soprassedere a qualsiasi iniziativa in merito alla prospettata vendita dell’azienda. E’ quanto chiede una risoluzione, proposta dalla commissione agricoltura, approvata oggi a maggioranza dal Consiglio regionale della Toscana con il voto contrario del Pdl. In una nota del 15 ottobre 2009 – si legge nel testo della risoluzione – la filiale Toscana e Umbria dell’Agenzia del Demanio, in base ad una istruttoria sulla destinazione dell’ azienda agricola Suvignano, ritiene la stessa ‘bene aziendale’, suscettibile pertanto di affitto o di vendita, e ne propone la vendita. In attesa di un pronunciamento dell’Avvocatura generale dello Stato, richiesto dalla stessa Agenzia centrale del Demanio, la risoluzione giudica intempestiva e discutibile sotto il profilo giuridico la presa di posizione dell’Agenzia del demanio. Nel documento viene auspicato che sia il territorio toscano, ed in particolare quello della Provincia di Siena e del Comune di Monteroni d’Arbia, a gestire l’azienda agricola, pur con la collaborazione di altri soggetti. Collegata alla risoluzione Š stata approvata, sempre a maggioranza con il voto contrario del Pdl, una mozione (prima firmataria Alessia Petraglia di Sd per Sel) in cui si chiede, tra l’altro, al Parlamento di ritirare un emendamento alla Finanziaria dedicato alla vendita dei beni confiscati che comprometterebbe in maniera rilevante l’impianto legislativo di contrasto alla mafia, che ha nella confisca dei beni e del loro riutilizzo a scopi sociali uno degli strumenti pi— efficaci. (ANSA).

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