Oggi abbiamo fatto una delibera in cui tutte le associazioni territoriali del Mezzogiorno hanno preso una decisione molto importante: l’obbligo di denuncia degli imprenditori che vengono vessati dalla mafia e l’obbligo di sospensione o espulsione, dalla Confindustria, di aziende che non denunciano. Il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, annuncia l’iniziativa anti-pizzo adottata oggi della Giunta di viale dell’Astronomia e che obbliga gli imprenditori vessati a sporgere denuncia, pena la sospensione o espulsione dall’associazione. Si tratta, ha aggiunto Marcegaglia, di una decisione che rafforza il nostro impegno in prima linea contro la criminalit . Anche sulle decisioni prese dal Consiglio dei Ministri non possiamo che apprezzare la volont di fare una battaglia forte da questo punto di vista.Sulla battaglia al lavoro nero e alla illegalit intervenuto, al termine della giunta che si riunita oggi in Confindustria, anche il direttore generale dell’organizzazione, Giampaolo Galli: Tutto ci che va nella direzione di contrastare il lavoro nero, il sommerso e l’evasione fiscale trova in Confindustria un attore che condivide l’azione del governo. Anche Galli ha sottolineato l’importanza di risolvere un problema di convivenza civile perch le imprese in nero fanno concorrenza sleale a quelle in regola. Queste imprese – ha aggiunto Galli – distorcono in maniera inaccettabile i meccanismi di mercato.Il leader di Confindustria, ha bocciato invece senza appello l’emendamento dell’Idv passato ieri in Senato che fissa un tetto ai compensi dei manager di Societ quotate in Borsa. E’ una fesseria totale che va eliminata al pi presto. Non ha nessun senso anche perch sono manager di aziende private, ha detto al termine della Giunta. Una fesseria, ha ribadito. E mi auguro si tratti di una svista. L’importante comunque ora che venga immediatamente corretta, ha aggiunto. Quanto all’obbligo di pubblicazione degli stipendi dei manager di aziende quotate si tratta di un obbligo che gi esisteva. Si ridice quindi una cosa che gi esiste.L’emendamento approvato al Senato stato un argomento affrontato anche in occasione della riunione di giunta di Confindustria dove, per, ha assicurato il direttore generale Giampaolo Galli si espresso l’auspicio e quasi certezza che non verr convertito in legge. Se cos fosse sarebbe davvero una stranezza. Galli ha comunque osservato che il voto al Senato pu essere visto come una reazione ad alcuni eccessi che ci sono stati nel mondo della finanza, soprattutto di quella anglosassone. E’ quindi comprensibile una certa reazione ma non condivisibile nella realt italiana, almeno come stata presentata ieri. Confindustria ha promosso invece la norma sulla trasparenza dei compensi dei manager: Pensiamo sia la strada giusta, ha detto Galli.ÿ DA REPUBBLICA.IT
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