Cgil: Schiavella (Fillea), no a personalismi nel sindacato

Il problema vero, il virus che ci attacca, si annida nella deriva identitaria che colpisce il tessuto connettivo della Cgil e cioŠ la sua natura confederale. La malattia sta degenerando dopo anni di incubazione. I suoi sintomi evidenti sono il protagonismo e il personalismo di alcuni fra i gruppi dirigenti, che condiziona le scelte interne, utili pi— al posizionamento politico che al vero dibatto. I suoi sintomi sono il sostituirsi di una categoria alla Cgil come interlocutore generale col governo. Occorre arrestare questa deriva. Il problema Š eminentemente politico e non certo disciplinare. Cos Walter Schiavella, segretario generale della Fillea Cgil, nel corso della sua relazione introduttiva, che ha aperto il congresso degli edili di corso d’Italia al centro congressi Frentani a Roma, Š intervenuto sul confronto Fiom – Cgil, a poche settimane dal congresso confederale in programma a Rimini.Per Schiavella arrestare questa deriva intanto Š la scelta della Fillea. Una scelta praticata non solo in questo congresso con la decisione di non presentare emendamenti nazionali ma anche in tutti questi anni; rivendichiamo il nostro ruolo nelle elaborazioni della confederazione, rivendichiamo il nostro coraggio nella scelta della sostenibilit…, siamo orgogliosi della nostra identit….Siamo per• convinti che essa possa vivere -sottolinea il dirigente sindacale- solo dentro un quadro di composizione di interessi e identit… diverse che solo una rinnovata confederalit… pu• rappresentare. Tutti dicono ‘noi siamo la Cgil’, lo diciamo anche noi, ma aggiungiamo anche che senza la Cgil ciascuno di noi, categorie e tantomeno singoli dirigenti, Š nulla!.Secondo il leader degli edili per questo la deriva identitaria va fermata subito, ora, in questo congresso, richiamando tutti al proprio ruolo in funzione di chi, e di quanto, davvero si rappresenta. Forse certe ostilit…, certe paure delle presunte dittature delle maggioranze nascono da li, dalla differenza fra audience televisiva e rappresentanza reale.Il problema, conclude Schiavella, non Š la democrazia interna, n‚ il fatto che si sia andati al congresso con due documenti. Semmai quello che Š inaccettabile Š la negazione dei risultati congressuali e il discredito generalizzato spesso gettato sull’organizzazione.(Adnkronos)

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