Cessi immediatamente la guerra della Turchia contro popolo kurdo in Siria

Viviamo con angoscia queste ore nelle quali si sta minacciosamente aggravando la situazione al confine traTurchia e Siria, una regione gi? funestata da una guerra cruenta di molti anni che ha prodotto innumerevolivittime, soprattutto tra i civili.A seguito delle improvvide dichiarazioni del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump – che annunciavano ilritiro delle truppe americane dai quei territori, anche se oggi smentite – il Presidente della Turchia RecepTayyip Erdoğan ha dato avvio ai bombardamenti e all?avanzata dell?esercito nelle zone storicamente abitatedalle popolazioni curde, con le quali lo Stato Turco ha ormai da diversi decenni un rapporto pi? che conflittuale.L?esercito formato interamente da donne e uomini di etnia curda ? stato negli ultimi anni alleato delle forzeoccidentali e protagonista nel respingimento dell?avanzata dell?Isis, per la cui causa ha pagato un ingenteprezzo di sangue. La convivenza tra la popolazione turca e curda in queste regioni ? stata storicamente possibile e potr?esserlo ancora solo se lo Stato Turco accetti di sedersi a un tavolo di trattative con i rappresentanti curdi, conpari dignit?, per trovare un accordo sul riconoscimento e indipendenza dei loro territori. La comunit? internazionale, l?Europa, l?Italia, hanno ancora fresco un debito di riconoscenza nei confrontidelle donne e degli uomini curdi che si sono battuti fino alla morte per fermare il comune nemico Daesh esalvaguardare la sicurezza e serenit? dell?Europa e del nostro Paese, di noi tutti. Chiediamo che si avvii immediatamente una forte e decisa azione diplomatica perch?: cessino immediatamente le ostilit? e si fermino le manovre di invasione del territorio siriano abitato storicamente dalla popolazione curda; si dia mandato senza esitazioni a una delegazione internazionale che garantisca in loco la fine delle ostilit?, il rispetto dei confini, il diritto internazionale; si provveda all?invio di soccorsi per eventuali feriti; si apra una sessione di discussione dedicata, tanto nel Parlamento europeo quanto in quelloitaliano; si chieda che il caso sia messo con urgenza all?ordine del giorno del Consiglio di Sicurezza delleNazioni Unite.ARCI, ANPI, CGIL, Legambiente

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