Incline alla subordinazione, al rispetto dei regolamenti aziendali e delle disposizioni che vengono impartite. E’ quanto richiede un’azienda del settore della metalmeccanica che ha pubblicato l’annuncio per la ricerca di un tirocinante per magazzino e amministrazione attraverso il centro per l’impiego di Livorno. Un annuncio pubblicato negli inserti ‘Cercalavoro’ dei giornali locali e ‘scovato’ dalla sceneggiatrice di fumetti livornese Francesca Santi che ha scannerizzato quelle righe e le ha ripubblicate sul suo blog ‘Spremuta d’inchiostr. E’ semplicemente agghiacciante – ha scritto marted scorso – Mi sono venuti i brividi quando l’ho letta e ho pensato che non abbiamo tutti i torti a essere cos pessimisti per il futuro. Sul web si scatenato il putiferio: la segnalazione stata ripresa da Alessandro Gilioli nel suo ‘Piovono rane’ (Della serie: i meravigliosi effetti del turbocapitalismo) e infine la tempesta su facebook. Oggi la notizia tornata sui giornali locali livornesi, ma in altra veste. Siamo vincolati al rispetto della riservatezza chiesta dall’azienda – spiegano al ‘Tirreno’ dagli uffici del Centro per l’impiego livornese – Questo uno spazio che offriamo alle aziende, se indicano requisiti che non siano in contrasto con la legge, come possiamo respingerli?. Livorno, ricorda il quotidiano, al secondo posto il centro nord per la pi alta percentuale di ragazzi tra i 15 e i 29 anni che non studiano n lavorano (uno su 5). Ma non un coro: su Quilivorno.it, un altro giornale che aveva pubblicato l’annuncio, si spuntano commenti a favore del linguaggio dell’azienda: Del resto quello ci che l’azienda chiede – scrive un lettore – Se una persona non interessata, mica obbligata a rispondere all’annuncio.(ANSA).
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