Caso Don Biancalani (Pistoia), la Cgil esprime solidariet al parroco: Ha subto attacchi di violenza inaudita. No a chiusura e intolleranza, s a responsabilit e lungimiranzaLa Cgil di Pistoia e Toscana esprimono la propria solidariet a Don Biancalani che, come tante altre persone, impegnato da anni in attivit sociali per tutti e senza distinzioni. E’ fatto oggetto in questi giorni di attacchi di inaudita violenza da parte di forze impegnate a seminare odio e a minare le basi della convivenza civile e solidale, anche in una citt storicamente estranea a simili manifestazioni di intolleranza.Nessuno pu oggi pensare di essere estraneo al tema delle migrazioni, e non certo con la chiusura e alimentando l’intolleranza che vi possiamo far fronte, bens con grande responsabilit e lungimiranza politica ed istituzionale.Migranti: in piscina; prete,non smetto raccontare esperienza ‘Segnalero’ commenti su facebook a polizia postale’Don Massimo Biancalani, il prete pistoiese che dopo aver portato gli immigrati ospitati nella sua comunit in piscina ha pubblicato su facebook le foto dell’evento, segnaler i commenti postati sul suo profilo alla polizia postale perch accerti l’eventuale reato di diffamazione. Ci siamo accorti che ci sono nomi fittizi, in account creati apposta per insultare, ha spiegato oggi il prete al centro di una polemica per la sua iniziativa. Don Biancalani per non preoccupato. Continuer le mie iniziative con i giovani migranti – spiega -, nei prossimi giorni andremo in piscina, dove ci hanno fatto un prezzo davvero buono, e poi al mare. E continuer a raccontare la nostra esperienza. D’altra parte, c’ troppo silenzio sui problemi che riguardano l’immigrazione, c’ ipocrisia o strumentalizzazione politica. Don Biancalani gestisce due comunit afferenti ad altrettante parrocchie: d’accordo con la prefettura in ciascuna sono ospitati 15 migranti, pi alcuni senzatetto. (ANSA).Migranti: bagno in piscina; vescovo, no offese a sacerdoteIl vescovo di Pistoia, Fausto Tardelli, fa presente che non disposto a permettere che un sacerdote della sua diocesi venga attaccato e insultato come avvenuto e sta avvenendo nei confronti di don Massimo Biancalani. Tutti possono criticare ed esprimere pareri discordanti sull’operato di un prete – afferma in una nota -. Nessuno per si deve permettere di offendere, insultare, minacciare. Ci non cristiano ma neanche umano. Il vescovo Tardelli ha gi espresso personalmente la sua vicinanza a Don Biancalani. Lo ha fatto nella riservatezza – come giusto che sia tra persone che si rispettano e quando si vuol fare del bene – anche per rompere quel cerchio nefasto e disumano che rischia di diventare oggi la comunicazione sociale – spiega la nota -, dove la manipolazione, l’apparire, lo spazio dell’esibizione e lo sfogo dei pi bassi istinti sembrano diventare la norma. Fatti come questo invitano tutti a meditare sulle modalit e gli effetti della propria comunicazione ‘social’ e chiedono uno stile comunicativo che inviti al dialogo e alla riflessione piuttosto che a reazioni violente e polemiche. Il vescovo condanna fermamente le espressioni razziste e le offese gratuite rivolte contro quanti sono accolti nelle strutture della Chiesa. (ANSA).
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