Rispetto ai problemi e alle inefficienze del sistema casa, spesso la politica ha voltato la testa dall’altra parte. Bisogna cominciare a prendere iniziative serie, a partire dall’osservatorio regionale della casa. Questo strumento quasi pronto ma deve essere istituito con la nuova legge regionale e spero che il buon senso prevalga e che la norma venga approvata prima della fine della legislatura. Lo ha detto l’assessore toscano alla casa Eugenio Baronti a margine di un convegno organizzato oggi in Consiglio regionale dalla Fp Cgil sull’edilizia popolare. Baronti ha ricordato che l’osservatorio sar uno strumento per avere un quadro definito della questione casa e permetter anche di contrastare gli affitti in nero e organizzare un sistema di controllo rigoroso. Secondo il segretario regionale Fp Cgil Crescenzo Rasile in Toscana vi un patrimonio pubblico di 50 mila case che sostanzialmente fermo e che non riusciamo ad arricchire. Allo stesso tempo vi sono giacenti 25 mila domande di cittadini che hanno fatto richiesta di un alloggio pubblico. Per il segretario Fp Cgil il problema della Toscana che da un lato non si riesce pi a costruire nuovo patrimonio Erp, e dall’altro che non si riesce a fare pi manutenzione. Vi poi un sistema per cui il patrimonio pubblico e in mano ai Comuni, mentre gli 11 soggetti gestori sono privati. Se la legge non verr approvata anche il tentativo di razionalizzare il sistema e i gestori non decoller . Per il presidente di Cispel Toscana Alfredo De Girolamo la legge regionale sulla casa deve servire a dar risposta a 25 mila famiglie gi nelle graduatorie pubbliche ma anche ad una fascia intermedia di toscani in difficolt . L’edilizia un problema pubblico e l’edilizia popolare non deve essere regolata dal mercato e dalle politiche di assistenza sociale. L’edilizia sociale – ha aggiunto De Girolamo – un servizio pubblico, la garanzia di una casa un problema di cui le amministrazioni pubbliche devono farsi carico. (ANSA).
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