CARO TARIFFE: ILCOLABRODO CI COSTA 300 EURO ALL’ANNO

Acqua troppo cara in Toscana? Almeno in questo caso non vale il vecchio adagio: tanto paga lo Stato, il pubblico. No, paghiamo noi. Infatti in Toscana sulle bollette dell?acqua sono caricati tutti i costi del servizio, compreso il 7% di remunerazione del capitale investito dai gestori, mentre in altre regioni pagano, almeno in parte, anche i Comuni. E? proprio questo che non va a sindacati e consumatori. Oggi Cgil, Cisl e Uil terranno una conferenza stampa per denunciare il caro tariffe di acqua e rifiuti. Tutto nasce dall?annuale indagine realizzata dall?associazione Cittadinanzattiva. L?inchiesta ha messo in risalto come la Toscana sia stata nel 2007 la regione pi— cara in Italia per le tariffe dell?acqua con sette delle sue citt… – Arezzo, Grosseto, Siena, Prato, Pistoia, Firenze e Livorno – che figurano nella top ten nazionale. Dove l?acqua costa di pi—. La spesa annuale per una famiglia Š stata nel 2007 di 308 euro (+6,2% rispetto al 2006) contro i 229 euro della media nazionale. La citt… pi— costosa Š stata Arezzo con 363 euro (+2% rispetto al 2006) mentre l?incremento pi— alto delle tariffe tra 2006 e 2007 Š stato registrato a Firenze, Pistoia e Prato con un balzo del 14%. L?indagine di Cittadinanzattiva ha calcolato nella tariffa il servizio idrico integrato (acquedotto, canone di fognatura e depurazione) in riferimento al costo annuo sopportato da un nucleo familiare di tre persone che consuma 192 metri cubi d?acqua all?anno. (vedi tabella). La legge Galli. Le ragioni del caro acqua sono molteplici. La prima Š che, come spiega Alfredo De Girolamo, presidente regionale del Cispel, ®in Toscana, come in Emilia Romagna e in Umbria, si Š applicata la legge Galli del 1994 per intero¯. Cosa vuol dire? Che tutti i costi che un gestore deve sopportare per erogare l?acqua vanno in bolletta. Se il gestore spende cento, deve applicare una tariffa che gli permetta di riavere cento pi— il 7% di guadagno. Ora non tutte le regioni applicherebbero la legge Galli. Ci sono Comuni e Regioni che intervengono con risorse proprie. Dice ad esempio Claudio Ceroni, amministratore dell?acquedotto del Fiora: ®Noi abbiamo dovuto spendere 70 milioni di euro per costruire un?infrastruttura in grado di portare l?acqua dalla diga di Montedoglio in Umbria fino a Siena e Grosseto. A parte un contributo del Monte dei Paschi abbiamo dovuto pagare tutto noi. E le uniche nostre entrate sono le bollette¯. Rete colabrodo. D?accordo, l?applicazione della legge Galli. Per• anche Emilia Romagna e Umbria – le due regioni citate da De Girolamo – l?applicano e l le tariffe sono inferiori alle nostre: rispettivamente 278 e 290 euro a famiglia. E? evidente che ci sono anche altre ragioni. De Girolamo, e con lui altri gestori toscani, ne elenca almeno altre due. Una riguarda gli investimenti per ammodernare una rete idrica colabrodo che perde in media il 30-35 per cento dell?acqua trasportata, per costruire infrastrutture come il tubone tra Firenze-Prato e Pistoia e altre opere necessarie per portare l?acqua nelle case dei toscani. L?altra ragione riguarda la conformazione geografica della nostra regione che tra isole, montagne e colline rende costoso il trasporto dell?acqua. Poco lungimiranti. Paolo Pacini, sindaco di Cecina e presidente dell?Ato 5, introduce anche una ragione critica: la scarsa lungimiranza dei Comuni toscani. ®Altrove l?acqua viene presa soprattutto in superficie grazie ai molti invasi costruiti. In Toscana invece non abbiamo seguito la politica degli invasi e cos siamo costretti a prendere l?acqua dalle falde con costi maggiori¯. 260 euro per la minerale. Che fare? Da Rifondazione comunista ad Adiconsum, associazione dei consumatori, propongono di far ricadere sulla fiscalit… generale le spese per le infrastrutture. I sindacati oggi proporranno la loro ricetta: ®Aggregazioni, fusioni, piani industriali, minori sprechi, innovazione, formazione¯. E c?Š infine chi, come Erasmo D?Angelis, sostiene che i toscani pagano in silenzio un?altra tassa altrettanto esosa: 260 euro all?anno a famiglia di quattro persone per comprare l?acqua minerale quando basterebbe bere quella del rubinetto…Mario Lancisi DA IL TIRRENO

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