Ventisei detenuti che stanno scontando la loro pena nelle carceri di Cosenza, Salerno, Palmi, Matera e Saluzzo hanno presentato ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo denunciando le condizioni in cui sono costretti a vivere. Lo si appreso dalla stessa Corte che ha comunicato i casi al governo italiano con la richiesta di fornire chiarimenti. Nei ricorsi i detenuti affermano di essere sottoposti a trattamento inumano e degradante perch costretti a rimanere pi di 18 ore in celle in cui hanno a disposizione al massimo 3,10 metri quadri. Alcuni detenuti lamentano inoltre il fatto che le celle sono mal illuminate e mal ventilate. Nel carcere di Cosenza i bagni, scritto nella denuncia, si trovano all’interno delle celle e che quindi non possibile utilizzarli con la necessaria privacy. Strasburgo chiede al governo di fornire tutti i dati concernenti sia le condizioni di detenzione dei ricorrenti che quelli inerenti il numero di detenuti di ogni carcere, la capienza massima e le ore d’aria previste nei penitenziari. I 26 ricorsi, presentati tra agosto 2009 e ottobre 2010, si aggiungono a quelli gi presentati da altri 11 detenuti del carcere di Piacenza e a quelli di 34 detenuti del carcere di Busto Arsizio. Nel luglio 2009 la Corte di Strasburgo condann l’Italia per aver tenuto per 2 mesi e mezzo un detenuto in una cella in cui aveva a disposizione meno di 3 metri quadrati e stabil che lo Stato doveva versargli un risarcimento di mille euro. (ANSA)
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