Caporalato: in Maremma oltre tremila lavoratori coinvolti. Al lavoro per massimo 40 euro al giorno

Nel grossetano sono oltre 3000 i lavoratori coinvolti in un vero e proprio mercato nero delle braccia, pi— della met… nella raccolta dell’uva in Maremma, mentre il resto va a lavorare nelle altre province: i dati sono stati resi noti stamani dalla Fai, il sindacato del settore agroalimentare e ambientale della Cisl, che ha organizzato sul tema un convegno a Grosseto a cui hanno partecipato rappresentanti delle organizzazioni agricole e delle istituzioni, oltre all’Assessore regionale Marco Remaschi e al Commissario della Fai nazionale Luigi Sbarra. Nelle aziende vitivinicole – ha detto nella sua relazione Antonella Biondi, segretaria Fai-Cisl di Grosseto e Siena – vengono impiegati soprattutto immigrati dall’Africa e dall’Asia, lavoratori che in estate fanno i venditori sulle spiagge del Lazio e della Campania e a inizio autunno si spostano nelle nostre zone. Lavorano quasi sempre al nero, per un massimo di 40 euro al giorno (ma pi— spesso per 25-30) per 10-12 ore. In base a testimonianze drammatiche ha aggiunto Biondi sappiamo che a questi soldi vengono tolti anche 5 euro giornalieri per il trasporto sul luogo di lavoro, 1,5 euro per una bottiglietta dell’acqua, 3,50 euro per il pasto e circa 250 euro al mese per l’affitto dell’alloggio, che molto spesso Š fatiscente e dentro il quale vivono ammassati anche in 20. Addirittura – ha aggiunto la sindacalista – qualcuno mi raccontava che non vengono nemmeno effettivamente retribuiti, in sostanza Š come se lavorassero a costo zero, ogni tanti giorni il caporale gli allunga un pacchetto di sigarette e una bottiglietta di birra. In pi— il caporale si impossessa dei loro documenti, privandoli completamente della loro libert…, e dall’importo che percepiscono dall’Inps per la disoccupazione agricola; gli devono restituire sempre la parte relativa ai contributi che questo ha versato all’Inps in base alle giornate che gli vengono scaricate, di solito un centinaio annue anche se in realt… lavorano tutto l’anno. Un cancro quello del lavoro nero e del caporalato, ha spiegato Biondi, che, a differenza del passato, Š esteso a tutta l’Italia e danneggia i lavoratori, lo Stato (600 milioni annui stimati di evasione contributiva), ma anche le imprese agricole in regola. Citando un’indagine dell’Antitrust, Biondi ha anche sottolineato il ruolo della grande distribuzione nell’imporre ai produttori prezzi bassi, che comprimono la redditivit… e creano condizioni favorevoli a fenomeni degenerativi nell’impiego della manodopera. La Fai apprezza il disegno di legge in materia approvato dal Consiglio dei Ministri a novembre, che rappresenta finalmente un passo avanti cruciale, perch‚ contiene un intervento organico che rafforza le norme penali e amministrative e finalmente chiama a rispondere anche le aziende. (ANSA).Caporalato: Remaschi, niente sconti a chi sfrutta personeNon si possono fare sconti a chi fa caporalato, a chi sottomette e sfrutta le persone. La presa di posizione Š ferma e netta, i valori della Toscana sono da sempre quelli dell’accoglienza, della solidariet…, del rispetto dei diritti. Cos l’assessore all’agricoltura della Regione Toscana, Marco Remaschi, che oggi ha partecipato a Grosseto al convegno organizzato da Fai Cisl (la federazione agricola, alimentare, ambientale, industriale) sul tema Caporalato e lavoro nero: una macchia da estirpare per un lavoro a misura d’uomo e per un’agricoltura di qualit…. Dobbiamo contrastare in ogni modo – ha ribadito Remaschi – il lavoro nero e il caporalato. E’ un fenomeno che riguarda la Toscana in maniera molto minore rispetto ad altre zone italiane, ma dobbiamo comunque tenere presente che esiste. E’ un fenomeno che richiede grandissima attenzione – ha aggiunto ancora – da parte delle istituzioni e della politica, ma anche da parte delle organizzazioni datoriali e dei sindacati. Un fenomeno che danneggia i lavoratori che vengono sfruttati ma crea anche concorrenza sleale nei confronti delle aziende che rispettano le regole e i contratti. Quanto ai rimedi Remaschi ha sollecitato l’attenzione a livello europeo, oltre che nazionale. Questi fenomeni – ha osservato – si acutizzano durante i periodi di crisi, periodi nei quali la globalizzazione mette le aziende, sopratutto quelle pi— piccole, in difficolt…, facilitando il ricorso a mezzi non legali come il lavoro nero. Per questo si deve agire a livello europeo e nazionale, predisponendo meccanismi di premialit… che vadano a vantaggio delle aziende virtuose e puniscano quelle che invece violano le regole. (ANSA).

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